Maria Pettena 2022 Sannas

Maria Pettena Bianco 2022 – Sannas, Mamoiada

Un bianco dalla grinta barbaricina

Filosofia in vigna

Il Maria Pettena Bianco nasce da una varietà storica e locale, la Granazza, coltivata in un solo ettaro di vigna a Mamoiada, a oltre 700 metri di altitudine. Qui i suoli sono granitici, sciolti e leggermente acidi, perfetti per esaltare freschezza e mineralità. La viticoltura è naturale, priva di interventi sistemici, in pieno rispetto della biodiversità e della ciclicità stagionale. La vigna ha un’età media di 25 anni ed è gestita in modo totalmente manuale, con un approccio contadino e consapevole.

Approccio in cantina

Il processo di vinificazione è radicale nella sua semplicità: fermentazione spontanea con lieviti indigeni e 30 giorni di macerazione sulle bucce, una scelta che dà struttura e profondità al vino. Non si eseguono né chiarifiche né filtrazioni, e l’aggiunta di solforosa è inferiore ai 10 mg/L, per mantenere intatta l’espressività del frutto. L’affinamento avviene per 18 mesi, durante i quali il vino si stabilizza naturalmente e acquisisce equilibrio.

Note di degustazione

Colore giallo dorato profondo, leggermente velato per la mancata filtrazione.
Al naso spiccano erbe mediterranee, albicocca secca e un tocco balsamico che richiama la macchia sarda.
In bocca è ampio, materico, con una vena salina e tannino fine che accompagna un finale lungo e saporito.

Scheda tecnica

• Regione: Sardegna

• Varietà: 100% Granazza

• Appellazione: Vino Bianco

• Ettari vitati: 1 ha

• Suolo: granitico, sciolto, leggermente acido

• Età media vigneti: 25 anni

• Viticoltura: naturale

• Vendemmia: manuale

• Vinificazione: fermentazione spontanea, 30 giorni di macerazione sulle bucce

• Affinamento: 18 mesi

• Chiarifica: no

• Filtrazione: no

• SO₂ aggiunta: < 10 mg/L

• Produzione: 3.000 bottiglie

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Cantina Sannas – Mamoiada

Vini autentici dal cuore del Gennargentu

L’identità della vigna

Nel cuore più profondo della Barbagia, a Mamoiada, la Cantina Sannas coltiva il Cannonau come si fa da secoli: senza irrigazione, senza scorciatoie, con un legame quasi viscerale alla montagna. Le vigne si trovano tutte oltre i 700 metri, in suoli di granito disgregato, poveri e ben drenati, dove la vite lotta, rallenta, e per questo si esprime con autenticità. Ogni parcella viene gestita manualmente, senza uso di diserbanti, in una visione agricola profondamente contadina, naturale e rispettosa dei ritmi della terra. La biodiversità è lasciata libera di convivere con la vigna, perché la forza di questo luogo è anche la sua essenza selvatica.

Un approccio puro in cantina

La vinificazione in Sannas avviene nel segno della purezza e dell’integrità del frutto. Nessuna sofisticazione enologica, solo fermentazioni spontanee, macerazioni lunghe e delicate in contenitori neutri (acciaio o vetroresina), e affinamenti che non forzano i tempi. L’obiettivo non è l’effetto, ma la profondità espressiva del Cannonau di Mamoiada, nella sua versione più viva e territoriale. Anche le solforose sono usate al minimo, solo dove necessario. I vini di Sannas non seguono mode, non inseguono riconoscimenti: nascono liberi e restano fedeli al loro paesaggio