Vino Artigianale

Come si fa il vino artigianale?

Il vino artigianale è molto più di una semplice bevanda: è il risultato di un approccio alla vigna e alla cantina basato sul rispetto per l’ambiente, la natura e il cliente finale. Questo rispetto è fondamentale, senza di esso non sarebbe possibile produrre vino artigianale autentico.

Ma come si fa, esattamente, il vino artigianale? Tutto parte dalla cura meticolosa della vigna, dove i produttori trattano ogni singolo grappolo con amore e dedizione. Niente irrigazione artificiale, poiché questa pratica diluirebbe il corpo e il corredo aromatico del vino. Ogni grappolo è selezionato manualmente, e le rese per ettaro sono volutamente basse, variando dai 20 ai 60 quintali per ettaro. Questo approccio consente di ottenere uve di qualità eccezionale, preservando al massimo le caratteristiche organolettiche del vitigno e del territorio.

In cantina, la filosofia non cambia: i produttori utilizzano esclusivamente i lieviti naturali presenti sulla buccia dell’uva e nell’ambiente della cantina stessa. Questi lieviti autoctoni, che si trovano su muri, botti e tubature, avviano una fermentazione spontanea, donando al vino caratteristiche autentiche e una straordinaria sensazione di genuinità. A differenza dei vini industriali, carichi di chimica e prodotti in modo meccanico, il vino artigianale non subisce chiarificazioni o filtrazioni. Quando viene aggiunta solforosa, la quantità è minima, spesso neppure necessaria grazie alle sostanze naturalmente presenti nella buccia dell’uva. Ogni bottiglia di vino artigianale è, dunque, un’espressione unica del vitigno, della mano del produttore e del territorio da cui proviene.

Come selezioniamo le cantine di vino artigianale che proponiamo!

La nostra selezione di produttori di vino artigianale è il risultato di un processo rigoroso e appassionato. Visitiamo le cantine più volte nell’arco di mesi, assaggiamo i loro vini sia dalla vasca che in bottiglia e ci facciamo raccontare la loro filosofia. Esaminiamo con attenzione il loro approccio alla vigna, valutando pratiche come l’uso di zolfo ramato. Mentre la normativa per l’agricoltura biologica consente fino a 4 kg per ettaro, noi scegliamo solo chi ne utilizza meno di 2 kg o addirittura rinuncia del tutto a trattamenti artificiali.

Inoltre, collaboriamo con esperti del settore, come Annamaria Corrù di Tannina.it, il cui blog è una risorsa preziosa per scoprire nuove realtà. Grazie a un lavoro di ricerca costante e alla passione per il vino artigianale, riusciamo a proporre solo produttori che incarnano al meglio i valori di qualità e autenticità. Questa selezione ci consente di garantire ai nostri clienti un vino artigianale di altissimo livello, frutto di dedizione e amore per la natura.

Sfatiamo il mito per il quale il vino artigianale risulta essere costoso

Sempre più persone scelgono il vino artigianale, riconoscendone il valore e le caratteristiche uniche. Tuttavia, è importante fare chiarezza sul suo prezzo, spesso considerato erroneamente “caro”.

La differenza tra “caro” e “costoso” è fondamentale. Un prodotto caro ha un prezzo elevato rispetto al suo reale valore, mentre un prodotto costoso ha un prezzo più alto, ma pienamente giustificato dalla qualità offerta. Il vino artigianale rientra nella seconda categoria: il suo prezzo, superiore a quello dei vini industriali, riflette la cura e l’attenzione con cui viene prodotto.

I costi di produzione del vino artigianale

Dietro ogni bottiglia di vino artigianale ci sono costi che derivano non solo dai materiali ma anche dal lavoro umano, elemento centrale in ogni fase della produzione.

  • Materiali: Il tappo, la bottiglia e l’etichetta possono incidere notevolmente sul costo finale. Un tappo in sughero ecosostenibile può costare fino a 2 euro, mentre le bottiglie ecologiche superano spesso l’euro di costo. Anche l’etichetta, se ben progettata, può arrivare a costare un euro o più.
  • Lavoro in vigna: Una vigna ben curata non richiede interventi chimici o irrigazione, ma tanta attenzione per mantenere un ecosistema sano. La vendemmia, rigorosamente manuale, richiede un grande impiego di lavoratori per selezionare ogni grappolo con cura. Inoltre, le rese volutamente basse consentono di ottenere uve di qualità superiore.
  • Lavoro in cantina: L’assenza di additivi chimici rende la fermentazione un processo delicato e rischioso. Al minimo errore, il vino potrebbe non fermentare correttamente, causando perdite economiche significative. Nonostante ciò, i produttori artigianali si affidano alla natura, garantendo un prodotto autentico.

Il prezzo del vino artigianale

Il vino artigianale costa mediamente un 25% in più rispetto ai vini industriali, ma questa differenza è pienamente giustificata dalla qualità del prodotto. Quando si acquista un vino artigianale, si sceglie un prodotto autentico, privo di chimica e frutto di un lavoro accurato, in contrapposizione ai vini industriali, che spesso sono surrogati di vino.

In conclusione, il vino artigianale rappresenta una scelta consapevole e sostenibile, capace di esaltare le tradizioni e il legame con il territorio. Ogni bottiglia racchiude passione, dedizione e rispetto per la natura. Evviva il vino artigianale e i suoi produttori!