Vino Biodinamico
Negli ultimi anni, il termine “vino biodinamico” è diventato sempre più familiare, suscitando curiosità e interesse tra gli appassionati di vino e non solo. Per comprendere appieno cosa si intende per vino biodinamico, è importante partire dalle origini di questo approccio filosofico alla viticoltura, introdotto dal pensatore austriaco Rudolf Steiner.
Il teorizzatore dell’agricoltura biodinamica
Rudolf Steiner (1861- 1925) è stato un teosofo tedesco che si è occupato, a livello di interpretazione filosofica e spirituale, di moltissimi argomenti, tra cui anche quello del progresso dell’agricoltura, che si ottiene solo tramite un ritorno a pratiche ancestrali.
Ha affrontato questa tematica nel 1924, poco prima di morire, attraverso un ciclo di otto lezioni intitolate Impulsi scientifico-spirituali per il progresso dell’agricoltura. Forte, nelle sue argomentazioni, la correlazione tra attività produttiva e forze cosmico – spirituali che aumentavano la fertilità del suolo.
I suo seguaci, l’agronomo Erhard Bartsch ed il chimico Franz Dreidax teorizzarono dapprima l’ agricoltura biodinamica e costituirono poi la Demeter ( dopo la Seconda Guerra Mondiale, Demeter International) l’ente che oggi ha la facoltà di certificare il vino biodinamico.
L’obiettivo principale dell’agricoltura biodinamica è quella di riequilibrare la produzione agricola con l’ecosistema terrestre, Il suolo e la vita che in esso si sviluppa e prolifera.
In cima all’ottenimento dei prodotti biodinamici quindi c’è il concime, che deve essere assolutamente naturale e non essere ottenuto da prodotti di sintesi, poiché esso rende la terra vivente secondo Steiner ed i suoi seguaci.
Obiettivi della biodinamica
Gli obiettivi dell’agricoltura biodinamica sono:
- Mantenere la terra fertile
- Rendere vigorose le piante
- Avere un approccio totalmente naturale nei confronti del terreno e dell’ambiente
- Favorire la biodiversità vegetale ed animale
- Ottenere prodotti di alta qualità
Come si produce il vino biodinamico?
Il vino biodinamico si produce seguendo i principi e le pratiche della biodinamica tra cui:
- L’uso del Compost Naturale : la miscela che si ottiene dalla umificazione di sostanze organiche come Letame, residui di potatura o scarti del giardinaggio (erba falciata o foglie) ad opera di macro e microrganismi che operano in presenza di ossigeno e di equilibrio tra gli elementi chimici delle sostanze coinvolte.
- L’attenzione alle Fasi Lunari: si ritiene infatti che la Luna in perigeo (massima lontananza della Luna dalla Terra, abbia un effetto sostanzialmente indurente e poco propizio al contrario di ciò che accade quando è in Apogeo, posizione dagli effetti estremamente benefici.
- L’adozione del Calendario Zodiacale: secondo quanto teorizzato da Maria Thun, i segni di terra influiscono sulla crescita delle radici, i segni d’acqua sulle foglie, i segni d’aria sui fiori ed i segni di fuoco sui frutti.
- L’Approccio Olistico:in quanto una azienda agricola viene considerata un tutt’uno con le forze cosmiche.
Per quanto riguarda le pratiche biodinamiche vengono adottate le seguenti azioni
- Sovescio: introduzione nel terreno di piante con compiti particolari. Ad esempio le leguminacee che sostanzialmente regolano il volume di azoto nel terreno.
- Rotazione delle Colture: tecnica agronomica che prevede la rotazione delle colture all’interno di una determinata parcella, al fine di mantenerla viva e produttiva.
- Limitare o se possibile eliminare la meccanizzazione dal processo produttivo.
Preparati dell’agricoltura biodinamica
I preparati in agricoltura biodinamica, per cui anche nella viticoltura, per produrre, appartengono a due grandi categorie, da spruzzo e da cumulo.
Da spruzzo:
- 500, il famigerato Cornoletame che consiste nel riempire di letame il corno di una vacca che abbia partorito almeno una volta. Il corno viene interrato, nel caso del vino biodinamico tra i filari, e lasciato fermentare fino a Pasqua quando ormai si è tramutato in Humus. Viene miscelato e diluito con l’acqua (dinamizzato) e successivamente spruzzato sul terreno.
- 501, il Cornosilice, analogamente le corna delle vacche vengono riempite di un preparato dinamizzato a base prettamente di Quarzo, Feldspato ed Ortoclasio, spruzzato sulle piante per renderle più fertili.
- Fladen, anch’esso ha la funzione di migliore la fertilità del terreno, ed è una miscela di letame, farina di roccia e gusci d’uovo che segue la prassi dei preparati precedenti.
Da cumulo sono 6 i quali si ottengono da erbe medicinali fatte compostare o macerare in condizioni ambientali particolari, spesso in contenuti ottenuti da parti di corpi di animali:
- 502, Achillea Millefolium
- 503, Matricaria Chamomilla
- 504, Urtica Dioica
- 505, Quercus Robur
- 506, Taraxacum Officinalis
- 507, Valeriana Officinalis
Questi devono essere distribuiti sul terreno tramite dinamizzazione, quindi miscelati con acqua.
E non è finita qui, perchè questa è solo la parte che concerne la vigna, in piena coerenza con il rispetto della natura, anche in fase di vinificazione bisogna fare le cose per bene.
Principi naturali in cantina per il vino biodinamico
In cantina, per produrre vino biodinamico, non vengono usati lieviti selezionati in laboratorio, i quali innescano meccanicamente la fermetazione alcolica. Vengono invece utilizzati i lieviti indigeni presenti all’interno della cantina che si selezionano autonomamente nel corso degli anni, innescando la fermentazione spontanea, che esalta gli aromi del vino. Si possono trovare nelle vasche, nelle botti, sulle pareti e nelle tubature di qualsiasi cantina. Soprattutto si rinvengono sulla buccia dell’uva.
Sono ovviamente banditi i pesticidi, davvero dannosi per l’essere umano ma anche per l’ecosistema!
Il vino Biodinamico è sempre una scoperta poichè spesso tra loro diversi di annata in annata, di parcella di terreno in parcella di terreno e per questo ognuno può definirsi unico. E’ vino naturale per antonomasia.
Il loro habitat prediletto è l’anfora e per questo hanno potenzialità di affinamento praticamente illimitate.
Il consiglio è, prima di valutare i vini biodinamici provatene alcuni, date loro più di una chance!! Non ve ne pentirete, e non tornerte indietro! Ovviamente si parla sempre di bevande alcoliche, da consumare con morigeratezza.
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