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Riesling Zellberg 2021 Julien Meyer

Il prezzo originale era: 29,00 €.Il prezzo attuale è: 26,90 €.

Annata	2021
Tipologia	Vino Bianco
Formato	75 Cl
Provenienza	Francia
Vitigno	Riesling
Bollino	Biodinamico, Cemento, Lieviti Indigeni
Produttore	Julien Meyer

Descrizione
Produttore

Riesling Zellberg 2021 – Julien Meyer

Un’espressione pura, minerale e viva del cru Zellberg

Il Riesling Zellberg 2021 è un vino bianco naturale prodotto da Patrick Meyer nel villaggio di Nothalten, in Alsazia. Un’interpretazione raffinata del terroir Zellberg, che qui si manifesta con tensione, eleganza e identità territoriale. Vino biodinamico, ottenuto da uve Riesling Renano in purezza, raccolte a piena maturazione e vinificate con il minimo intervento per mantenere intatte le caratteristiche del suolo e dell’annata.

Filosofia in vigna e approccio in cantina

Patrick Meyer conduce il Domaine Julien Meyer secondo i principi della biodinamica e dell’agricoltura rigenerativa. Nessun uso di pesticidi o prodotti di sintesi, solo interventi manuali e rispetto per il ciclo naturale della pianta. In cantina, la vinificazione è spontanea, senza filtrazioni né chiarifiche. Il vino affina sui propri lieviti in tini di cemento per almeno 12 mesi, acquisendo struttura e profondità, mantenendo freschezza e leggerezza.

Note degustative

Giallo chiaro e brillante.
All’olfatto: intensi profumi di mela, pera, pesca e prugna mirabella, con sfumature minerali sottili e precise.
Al palato: secco, snello, teso e croccante, chiude lungo e minerale, con un finale sapido e pulito.

Scheda tecnica

Regione: Alsazia, Francia
Vitigno: 100% Riesling Renano
Vigneto: Cru Zellberg
Suolo: ricco in ghiaia e componenti minerali
Vinificazione: fermentazione spontanea, no filtrazione, no chiarifica
Affinamento: minimo 12 mesi in tini di cemento sulle fecce fini
Gradazione alcolica: 12.5% vol
Residuo zuccherino: molto basso
Contiene solfiti
Stile: vino bianco naturale, secco

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Domaine Meyer – Julien e Patrick Meyer

Radici familiari e continuità viticola

La storia di Domaine Meyer nasce dal padre Julien Meyer, enologo e viticoltore appassionato nella regione dell’Alsazia. Alla sua scomparsa, il figlio Patrick Meyer ha ereditato i vigneti e con essi una tradizione familiare, decidendo però di intraprendere un percorso sorprendente: inizialmente è tornato alla viticoltura convenzionale, prima di abbracciare definitivamente un approccio naturale, chimico‑free e olistico, in netta continuità ma anche in crescita rispetto al lavoro paterno.

Una trasformazione consapevole

La doppia svolta di Patrick, prima verso pratiche tradizionali e poi verso la totale eliminazione di additivi, rappresenta un modello poco comune nel mondo del vino naturale. Questo percorso consapevole riflette una profonda ricerca della salvaguardia del suolo, della salute delle viti e dell’espressione autentica del vitigno e del territorio. Ogni decisione in vigna e in cantina è orientata al rispetto dell’equilibrio naturale, alla valorizzazione dell’unicità varietale e all’assenza di compromessi.

Vini sperimentali, sorprendentemente autentici

La produzione di Domaine Meyer è caratterizzata da una certa audacia espressiva: vini come il LouLou, il Pinot Gris Maceration o il Riesling Grand Cru Muenchberg non seguono sempre le regole consuete, ma affascinano per equilibrio, originalità e purezza. Ogni bottiglia ha un carattere distintivo, che mette in luce la territorialità alsaziana, con trasparenza varietale e stile contemporaneamente sperimentale e profondamente radicato.

Filosofia e impatto

Per Patrick, il vino è un mezzo per raccontare la terra, le sue stagioni e il suo paesaggio profondamente alsaziano. Il lavoro è artigianale, osservazionale e poco interventista, senza uso di solfiti o prodotti chimici, ma con una forte certezza stilistica. È una filosofia che parla a chi cerca vini trasparenti, emozionali e vivi, prodotti con coerenza e con rispetto per l’ambiente e per la memoria familiare.