Bianco 2021 Corvagialla

Corvagialla: libertà agricola e vino vivo dall’Alta Tuscia

Corvagialla è una piccola azienda agricola e vitivinicola situata a Castiglione in Teverina, nel cuore dell’Alta Tuscia viterbese. In questo angolo remoto e silenzioso di Lazio, a pochi chilometri dall’Umbria, Tommaso Gallinari ha dato forma a un progetto rurale che è prima di tutto scelta di vita. Corvagialla è un luogo in cui si abita e si coltiva in modo naturale, senza forzature, ascoltando il tempo e il paesaggio. Il vino nasce come gesto agricolo, non come prodotto: un’espressione libera, spontanea e profondamente legata alla terra.

Filosofia agricola e approccio produttivo

I vigneti si trovano su suoli vulcanici, tufacei, ricchi di minerali, a circa 450 metri di altitudine. La conduzione è interamente manuale, senza trattamenti chimici, diserbi o irrigazione. Si coltivano varietà locali come Procanico, Malvasia, Verdello e Ciliegiolo, in coesistenza con ortaggi, piante da frutto, api, ulivi e bosco. La biodiversità è parte integrante del progetto, così come la visione di un’agricoltura sobria, pulita e a misura d’uomo.

In cantina si lavora in modo artigianale, con fermentazioni spontanee, nessuna chiarifica o filtrazione, e zero interventi correttivi. Il cemento e il vetroresina sono i contenitori prediletti, scelti per la loro neutralità e la capacità di accompagnare il vino senza modificarne l’identità. Ogni vino è unico, influenzato dall’annata, dalla parcella, dal tempo e dal pensiero di chi lo fa.

Stile e visione

I vini di Corvagialla sono diretti, vibranti e privi di sovrastrutture. I bianchi — spesso con brevi macerazioni — sono tesi, salini, floreali. I rossi sono snelli, succosi, vivaci. La loro forza sta nella naturalezza, nella coerenza con il luogo e nella capacità di raccontare, con semplicità, una storia agricola sincera. Corvagialla non segue modelli esterni, ma si costruisce passo dopo passo, nel rispetto del ritmo naturale delle cose.