Kisi 2023 Pheasant’s Tears

Kisi 2023

Filosofia in vigna

Kisi 2023 nasce da una vigna situata a 450 metri sul livello del mare, dove le viti affondano le radici in suoli ricchi di quarzo, conferendo al vino una tensione minerale inconfondibile. La gestione del vigneto segue i principi naturali di Pheasant’s Tears, rispettando la biodiversità e le pratiche tradizionali per valorizzare l’espressione autentica del vitigno Kisi, uno dei tesori autoctoni della Georgia.

Approccio in cantina

In cantina, l’uva viene lavorata con un equilibrio sapiente tra tradizione e artigianalità: il 90% del grappolo è diraspato, mentre un 10% resta a grappolo intero per dare struttura e complessità. La macerazione sulle bucce dura circa un mese in Qvevri interrate, seguita da un affinamento di altri 5 mesi in anfora. La fermentazione malolattica si svolge naturalmente e il vino non subisce filtrazioni, conservando intatta la sua anima genuina.

Alla vista, si presenta di un giallo dorato intenso con riflessi ambrati. Al naso, sprigiona profumi di frutta secca, erbe spontanee e leggere note di tè. Al palato, è fresco, salato, con una beva scorrevole e una chiusura sapida che invita al sorso successivo.

Scheda tecnica

• Vitigno: Kisi 100%

• Altitudine vigneti: 450 m s.l.m.

• Suolo: Quarzo

• Vinificazione: 90% diraspato, 10% grappolo intero

• Macerazione: 1 mese sulle bucce in Qvevri

• Affinamento: 5 mesi in anfora interrata

• Malolattica: Svolta

• Filtrazione: Nessuna

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Pheasant’s Tears

Una storia di arte, cultura e vino

Pheasant’s Tears nasce nel cuore della Georgia grazie alla visione di John Wurdeman, pittore statunitense affascinato fin da giovane dall’anima profonda di questa terra antichissima. Durante un viaggio tra i villaggi e i monasteri, John incontra Gela Patalishvili, agricoltore ed enologo, custode delle tradizioni contadine georgiane. Dall’amicizia tra i due prende vita un progetto che intreccia arte, musica e viticoltura, con l’obiettivo di ridare voce a un patrimonio di oltre 400 varietà autoctone e ai rituali millenari legati alla produzione del vino.

Filosofia in vigna

Nei vigneti di Pheasant’s Tears, ogni pianta è trattata come parte di un grande ecosistema vivente. Qui non si parla di interventi chimici o scorciatoie moderne: il lavoro segue i ritmi della natura, rispettando la biodiversità e riscoprendo tecniche agricole ancestrali. La vendemmia è rigorosamente manuale e ogni appezzamento viene curato per esaltare le peculiarità di ogni singolo terroir, mantenendo vivo il legame tra la vite, la terra e la comunità rurale.

Approccio in cantina

In cantina, John e Gela portano avanti una tradizione unica al mondo: la vinificazione in Qvevri, le grandi anfore di terracotta interrate, patrimonio culturale riconosciuto dall’UNESCO. Qui le uve fermentano a contatto con bucce e lieviti indigeni, senza filtrazioni né interventi correttivi, per restituire vini sinceri, materici e capaci di raccontare storie di pietre, vento e memoria. L’approccio artigianale e la cura per ogni dettaglio fanno di Pheasant’s Tears una voce autentica nel panorama dei vini naturali, un ponte tra passato e futuro della Georgia vitivinicola