Cinquemila Lire 2021 Danielli

Cinquemila Lire 2021: l’equilibrio fragile della tradizione contadina

Un bianco da vigna antica, memoria viva della Maremma

Cinquemila Lire 2021 nasce da una vecchia vigna mista di 40-50 anni, dove le varietà crescono mescolate, senza gerarchie, secondo la consuetudine contadina di un tempo. La conduzione agricola è rispettosa e minimale: nessun intervento sistemico, solo zolfo e rame, gestione manuale, inerbimento spontaneo. La resa è bassa, ma il risultato è un frutto integro, espressivo, che porta con sé tutta la complessità di un ecosistema vivo.

Fermentazione spontanea, materia viva

In cantina, il gesto è coerente con quanto avviene in campo: si lavora con delicatezza, senza scorciatoie tecnologiche. Le uve, un blend di Verdello, Trebbiano Toscano, Drupeggio, Malvasia, Procanico e una piccola parte di Grechetto, vengono diraspate e lasciate macerare sulle bucce per sei giorni in contenitori di vetroresina, dove avviene la fermentazione spontanea, senza controllo della temperatura. L’affinamento prosegue in damigiane e vetroresina, con un passaggio finale di un mese in acciaio prima dell’imbottigliamento. Nessuna chiarifica, nessuna filtrazione, solforosa minima.

Un vino antico, che parla piano

Cinquemila Lire è un vino che non cerca di stupire, ma di raccontare. Il colore è giallo dorato, velato. Al naso emergono note di erbe spontanee, scorza d’agrumi, mandorla, camomilla, un accenno di miele. La bocca è sottile, fresca, salata, con una leggera astringenza che asciuga e invoglia al sorso. La beva è scorrevole, mai prevedibile, sempre autentica: un vino profondamente radicato nel territorio e nelle mani che lo hanno fatto.

Servizio e abbinamenti

Servilo a 13–14°C, in calici ampi, per lasciarlo respirare. Si abbina perfettamente a piatti semplici ma intensi: tortelli burro e salvia, frittate con erbe di campo, formaggi freschi, carpacci di pesce, zuppe toscane a base di pane e verdure. Un bianco da tavola quotidiana, sincero e versatile.

Scheda tecnica – Cinquemila Lire 2021

• Tipologia: Bianco macerato

• Annata: 2021

• Vitigni: Verdello, Trebbiano Toscano, Drupeggio, Malvasia, Procanico, Grechetto

• Zona di produzione: Alta Maremma, Toscana

• Età delle vigne: 40–50 anni

• Suolo: Misto sabbioso con argilla e componenti ferrose

• Vendemmia: Manuale – settembre

• Vinificazione: Diraspatura e fermentazione spontanea in vetroresina con macerazione sulle bucce per 6 giorni

• Affinamento: In damigiane e vetroresina, 1 mese finale in acciaio

• Alcol: 11,5% vol. (stimato)

• Solforosa totale: 25 mg/l

• Chiarifica/Filtrazione: Nessuna

• Bottiglie prodotte: ca. 2.000

• Temperatura di servizio: 13–14°C

• Abbinamenti consigliati: Pasta ripiena, frittate, verdure gratinate, formaggi freschi, pesce crudo, zuppe rustiche

• Formato: 0,75 L

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Riccardo Danielli: l’eccellenza vitivinicola tra tradizione e visione futura

Una storia di passione nata tra i filari

Nel cuore di un territorio vocato al vino, Riccardo Danielli ha costruito molto più di un’azienda: ha dato vita a una filosofia. Ogni ettaro coltivato, ogni grappolo selezionato, ogni bottiglia prodotta racconta una storia di cura artigianale e rispetto per l’identità del luogo. Non si tratta solo di fare vino, ma di trasmettere emozioni autentiche, frutto di una relazione profonda con la terra e con il tempo.

Il legame con il territorio e l’identità dei vitigni

La forza dell’azienda Riccardo Danielli risiede nella valorizzazione dei vitigni autoctoni, esaltati attraverso pratiche agronomiche sostenibili e tecniche di vinificazione attente all’integrità del frutto. L’obiettivo è quello di custodire e interpretare l’espressione più sincera del territorio, mantenendo intatta l’essenza originaria di ogni varietà coltivata. Questo legame autentico si riflette in ogni calice, regalando profumi netti, eleganza in bocca e profondità gustativa.

Un suolo ricco che imprime carattere

Alla base di questa identità forte c’è un elemento spesso silenzioso ma decisivo: il suolo. Ricco di minerali e ben drenato, alterna stratificazioni di argilla, sabbia e piccole frazioni calcaree, offrendo alle radici condizioni ideali per svilupparsi in profondità. Questo substrato eterogeneo dona ai vini una struttura solida e una mineralità vibrante, contribuendo a definire uno stile riconoscibile e raffinato.

Innovazione e sostenibilità: una visione consapevole

Pur partendo da radici profonde, l’approccio dell’azienda è tutt’altro che statico. Riccardo Danielli guarda al futuro con spirito innovativo, sperimentando tecnologie all’avanguardia e percorsi produttivi a basso impatto ambientale. L’intero ciclo vitivinicolo è orientato alla sostenibilità, non solo come valore etico, ma come scelta strategica per garantire qualità duratura e responsabilità verso il consumatore.

Vini che raccontano una visione

Ogni vino firmato Riccardo Danielli è un microcosmo. Dietro a ogni etichetta c’è una ricerca costante dell’equilibrio perfetto tra struttura, freschezza e carattere. I rossi esprimono intensità e profondità senza mai essere opprimenti, i bianchi brillano per finezza aromatica e tensione minerale, mentre le selezioni riservate conquistano per complessità e longevità. Ogni bottiglia è pensata per emozionare e lasciare un’impronta, sia nella memoria che nel palato.