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Sauro 2020 Aurete

Il prezzo originale era: 20,00 €.Il prezzo attuale è: 18,90 €.

Annata	2020
Produttore	Aurete
Tipologia	Pet Nat e Metodo Ancestrale, Vino Naturale, Vino Rosato
Formato	75 Cl
Provenienza	Italia
Vitigno	Catanese Nero
Bollino	Anfora, Lieviti Indigeni, Naturale

Descrizione
Produttore

Sauro 2020 di Aurete: la forza ancestrale del rosso che parla la lingua della terra

Sauro 2020 è il vino che più incarna la potenza arcaica del territorio degli Aurunci. Un rosso profondo, viscerale, che nasce da un’antica varietà autoctona di cui Aurete preserva il patrimonio genetico e culturale: il Catanese nero, allevato a piede franco su terrazzamenti secolari a Esperia, nella provincia di Frosinone. Il nome stesso, Sauro, evoca una creatura antica, indomita e terrena, come il profilo di questo vino che rifiuta ogni addomesticamento e si offre nella sua verità più radicale.

Filosofia in vigna e approccio in cantina

L’approccio di Aurete resta fedele al principio del minimo intervento e della massima espressione del frutto. La vendemmia è manuale, eseguita a maturazione piena a fine settembre. Le uve, intere e integre, vengono vinificate in anfora, dove avviene la fermentazione spontanea con macerazione sulle bucce per circa 15 giorni, senza controllo della temperatura e con follature manuali giornaliere. Dopo la svinatura e la pressatura, il vino prosegue l’affinamento in anfore Artenova per circa 6 mesi. Nessuna chiarifica, nessuna filtrazione: Sauro viene imbottigliato in circa 800 esemplari numerati a mano, testimoni di un’annata e di una voce irripetibile.

Analisi sensoriale

Colore: rosso granato intenso e opaco, con sfumature rubino che si accendono alla luce, profondo e concentrato.
Naso: esuberante e terroso, con note di amarena matura, corteccia, ruggine, spezie selvatiche e una traccia ferrosa che ne scolpisce il profilo.
Palato: pieno, vibrante e materico, con tannini vivaci e un’acidità penetrante, in equilibrio su un finale lungo, minerale e sapido.

Abbinamenti gastronomici

Sauro 2020 chiama piatti ricchi e decisi: carni alla brace, cacciagione in umido, formaggi stagionati ma anche ricette vegetali intense come stufati di legumi, funghi o melanzane affumicate. La sua natura austera e sanguigna lo rende ideale per la cucina rurale del centro Italia, in cui affonda le sue radici.

Scheda tecnica

Produttore: Aurete
Annata: 2020
Vitigno: Catanese nero 100%
Zona di produzione: Esperia (FR), Monti Aurunci
Altitudine: circa 300 m s.l.m.
Suolo: calcareo, roccioso
Sistema di allevamento: alberello a piede franco
Fermentazione: spontanea, in anfora con macerazione sulle bucce per circa 15 giorni
Affinamento: 6 mesi in anfora Artenova
Bottiglie prodotte: 800
Alcol: circa 13% vol

Meta description:

Sauro 2020 di Aurete: la forza ancestrale del rosso che parla la lingua della terra

Filosofia in vigna e approccio in cantina

Analisi sensoriale

Abbinamenti gastronomici

Scheda tecnica

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Aurete: la rinascita del vino artigianale nei Monti Aurunci

Aurete è un progetto vitivinicolo nato nel 2016 a Esperia, nel Lazio meridionale, dall’incontro di tre amici legati da una visione comune: restituire identità, valore e vitalità a un territorio dimenticato ma ricchissimo di storia. Incastonato tra i Monti Aurunci e il mar Tirreno, il loro lavoro si concentra su piccole parcelle coltivate con rispetto assoluto per l’ambiente, la biodiversità e i vitigni autoctoni. Il nome Aurete prende ispirazione da una delle contrade in cui sorge il primo vigneto, evocando l’oro della terra e la luce che accompagna il cammino di chi lavora con sincerità.

Filosofia agricola e approccio in cantina

La visione di Aurete si fonda su un’agricoltura viva, rigenerativa, che segue i principi della biodinamica e del biologico. In vigna si lavora esclusivamente a mano, senza uso di prodotti sistemici, cercando l’equilibrio naturale della pianta e del suolo. La cantina è il prolungamento della vigna: qui si vinifica in anfore di terracotta o Clayver, con fermentazioni spontanee, nessun intervento correttivo e lunghi affinamenti sulle fecce. L’obiettivo non è correggere, ma accompagnare il vino a esprimere il carattere del luogo e dell’annata.

Vitigni identitari e memoria rurale

Un tratto distintivo di Aurete è il recupero di varietà autoctone sconosciute o dimenticate come il Raspato Nero e la Reale Bianca. Questi vitigni, selezionati da vecchie vigne sopravvissute all’abbandono, sono stati ufficialmente riconosciuti e iscritti nel Registro nazionale. Il loro valore è duplice: da un lato raccontano la storia agricola del basso Lazio, dall’altro regalano vini profondamente legati al territorio, difficili da assimilare a stili standardizzati.

I vini: autenticità liquida tra anfora e cemento

Thero

Thero è un bianco macerato da Reale Bianca e Trebbiano. Fermenta sulle bucce in anfora e affina sulle fecce per diversi mesi. Al naso evoca frutta gialla, camomilla e un accenno iodato. In bocca è materico, vibrante, con una tannicità delicata e grande coerenza tra naso e palato.

Raptor

Raptor è un rosso da Raspato Nero vinificato con macerazione sulle bucce in anfora. Esprime profumi di piccoli frutti rossi, spezie e sottobosco. Al sorso è fresco, elegante, con tannini setosi e una dinamica gustativa che invita alla beva.

Sauro

Sauro nasce da Syrah in purezza. Le uve fermentano spontaneamente in anfora, con un affinamento successivo in Clayver. Al naso emergono mora, pepe nero, alloro e liquirizia. In bocca è profondo, scuro, ma mai pesante, grazie a una freschezza naturale e una finezza sorprendente.

Gonzo Bianco e Gonzo Rosso

I Gonzo rappresentano l’anima più quotidiana e spontanea di Aurete. Vinificati in cemento, senza macerazioni prolungate, puntano sulla bevibilità e sulla freschezza. Il Bianco profuma di agrumi, fiori di campo e sale marino. Il Rosso gioca tra frutti rossi croccanti e leggere note speziate, con un sorso agile e diretto.

Grande Potenziale

Aurete è molto più di una cantina: è un atto d’amore verso un territorio spesso trascurato ma ricco di potenziale. I suoi vini non cercano la perfezione, ma l’integrità. Parlano con voce propria, rifiutano scorciatoie e raccontano con fierezza la bellezza rude e luminosa dei Monti Aurunci. Un progetto che unisce terra, tempo e umanità, in un vino che lascia il segno