Damascene Swartland Syrah 2023

Overview

Il Swartland Syrah 2023 di Damascene è una lettura contemporanea, cristallina e territoriale della Syrah mediterranea sudafricana, capace di coniugare energia, pienezza aromatica e una trama sapida che richiama le condizioni estreme del suo luogo di origine. Il 2023 è un’annata che esalta purezza e definizione, grazie a un ciclo vegetativo equilibrato e a un’estate asciutta che ha regalato grappoli dalla sorprendente integrità. Questo vino rappresenta l’anima più profonda dello Swartland: calore diurno, venti costanti, suoli antichi e una comunità agricola che preserva vitigni storici e tecniche artigianali. L’approccio Damascene, preciso e rispettoso, amplifica la voce del territorio trasformando il frutto in un Syrah radioso, stratificato, complesso e irresistibilmente vibrante. Contiene solfiti.

Storia del vino

Lo Swartland Syrah nasce come tributo ai vigneti più antichi e caratteristici della regione, una zona che negli ultimi vent’anni è diventata l’emblema della rinascita qualitativa del vino sudafricano. Il progetto Damascene esplora parcelle isolate, spesso situate su pendii di ardesia e granito, coltivate da agricoltori che mantengono un rapporto quasi ancestrale con le proprie vigne. L’annata 2023 si distingue per una stagione di crescita regolare, con una fioritura uniforme e un’estate calda ma ben ventilata, che ha permesso una maturazione lenta e concentrata. La vendemmia manuale ha privilegiato piccoli lotti selezionati al momento perfetto, con una qualità del frutto considerata tra le più perfette degli ultimi anni. Il vino riflette questa cura: preciso, fine e ricco di una tensione naturale che solo le grandi annate sanno generare.

Filosofia in vigna

I vigneti si trovano in diverse sottozone dello Swartland e sono radicati su antichissimi suoli di granito decomposto, ardesia e arenarie quarzitiche, che conferiscono un carattere minerale e una struttura distinta al vino. Le viti, spesso di età avanzata, sono coltivate a secco (dry-farmed) e affrontano estati intense, con scarse precipitazioni e venti che asciugano rapidamente il fogliame, contribuendo a una sanità eccellente delle uve. La filosofia Damascene privilegia un intervento minimo, con gestione biologica dei suoli, coperture vegetali naturali e un lavoro manuale costante. L’obiettivo è mantenere vigne bilanciate che esprimano con sincerità il microterroir, permettendo alla Syrah di acquisire complessità aromatica, freschezza e profondità.

Approccio in cantina

La lavorazione del Syrah dello Swartland richiede sensibilità e misura, per valorizzare il carattere generoso del frutto senza comprometterne eleganza e precisione. Una parte delle uve viene vinificata in grappolo intero, mentre il resto viene diraspato per controllare il profilo tannico e ottenere maggiore finezza. La fermentazione avviene spontaneamente in tini di cemento e acciaio, con una gestione delicata del cappello per preservare purezza e freschezza. Dopo la fermentazione malolattica, anch’essa spontanea, il vino matura in grandi botti neutre e foudres che non marcano il profilo aromatico ma ne esaltano l’armonia. Nessuna chiarifica viene effettuata, così da preservare texture, autenticità e complessità. Contiene solfiti.

Note di degustazione

Colore: rosso rubino profondo, con riflessi violacei intensi e luminosi.
Olfatto: si apre su note di frutti neri, viola, pepe nero, erbe di macchia e grafite, con slanci floreali e tocchi agrumati.
Palato: ricco ma teso, con mora, ribes nero, agrumi scuri e una mineralità affilata, sostenuta da tannini fini e da un finale lungo e sapido.

Abbinamenti

Perfetto con agnello arrosto, manzo brasato, cacciagione a piuma e piatti speziati dalla cucina mediorientale o nordafricana. Magnifico con funghi selvatici, formaggi semistagionati, entrecôte alla griglia e primi piatti ricchi a base di ragù di carne o verdure arrostite. Ideale anche con piatti vegetariani complessi, dove predominano le spezie calde e le erbe aromatiche. Contiene solfiti.

Scheda tecnica

• Vitigno: 100% Syrah

• Zona: diverse parcelle nello Swartland

• Suolo: granito decomposto, ardesia, quarziti

• Agricoltura: dry-farmed, gestione minima

• Fermentazione: spontanea, parziale grappolo intero

• Affinamento: botti neutre e foudres

• Annata: 2023

• Alcol: 13%

• Temperatura di servizio: 16 °C

• Contiene solfiti

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Cantina Damascene

Storia

La cantina Damascene nasce nel 2017 dall’incontro tra il vignaiolo Jean Smit e l’imprenditore vinicolo David Curl, una collaborazione che ha segnato un nuovo capitolo nel mondo del vino sudafricano. Dopo importanti esperienze in realtà prestigiose del Cape Winelands, Smit decide di dare forma a un progetto capace di raccontare la complessità dei territori più remoti e affascinanti del Western Cape. Il nome “Damascene” richiama il momento di rivelazione che ha spinto il fondatore a creare una cantina che fosse al tempo stesso artigianale e visionaria. L’obiettivo iniziale era semplice ma ambizioso: produrre vini che incarnassero la vera identità dei vigneti sudafricani, senza compromessi, lasciando che la natura fosse la principale narratrice.

Filosofia in vigna

La filosofia agricola di Damascene si fonda su una ricerca incessante dei terroir più puri e incontaminati del Sudafrica, con parcelle sparse tra Stellenbosch, Swartland, Ceres Plateau e altre aree caratterizzate da microclimi intensi e suoli antichi. Le vigne vengono coltivate con pratiche di minimo intervento, sfruttando la forza degli elementi naturali: venti costanti come protezione naturale, gestione organica del suolo, uso di pacciamatura autoprodotta e cura manuale delle piante. L’azienda lavora a stretto contatto con agricoltori locali, custodi di tradizioni tramandate nel tempo, valorizzando il loro legame profondo con la terra. L’approccio è rigoroso ma rispettoso, orientato alla biodiversità, alla sostenibilità e alla massima espressione varietale.

Approccio in cantina

In cantina, Damascene adotta un metodo che unisce precisione tecnica ed essenzialità. Le uve vengono raccolte manualmente e conservate in ambiente refrigerato prima di essere trasferite per gravità in vasche di cemento, così da preservarne freschezza e integrità. Le fermentazioni sono rigorosamente spontanee, con lieviti indigeni che contribuiscono alla complessità aromatica e alla purezza del profilo gustativo. I rossi maturano in grandi foudres di rovere austriaco, mentre i bianchi riposano in contenitori di dimensioni più contenute, sempre a basso impatto sul frutto. I solfiti vengono utilizzati con estrema moderazione, aggiunti soltanto prima dell’imbottigliamento, per mantenere la trasparenza espressiva di ogni singolo vigneto. Contiene solfiti.

Valori e spirito

Damascene incarna un modo di fare vino che va oltre la tecnica, trasformando ogni bottiglia in un racconto del paesaggio sudafricano. Il team percorre migliaia di chilometri per selezionare vigneti d’altura, parcelle isolate e terreni dalle caratteristiche geologiche rare, con l’obiettivo di catturare la voce autentica del territorio. Una parte della produzione è dedicata alla sperimentazione, esplorando nuovi stili e nuove interpretazioni dei vitigni tradizionali. L’identità della cantina si basa su una visione contemporanea, curiosa e profondamente rispettosa dell’ambiente, capace di unire una forte personalità stilistica alla fedeltà assoluta verso l’origine delle uve. Il risultato è una gamma di vini vibranti, limpidi, definiti, che rappresentano una delle espressioni più convincenti del nuovo Sudafrica vinicolo.