Damascene – Cabernet Sauvignon 2022

Overview

Il Damascene Cabernet Sauvignon 2022 rappresenta una delle espressioni più raffinate e identitarie di Stellenbosch, unendo potenza, precisione aromatica e un profilo strutturale scolpito dalla mineralità dei terreni granitici. Il 2022 ha offerto condizioni che hanno permesso una maturazione lenta e definita, con frutti piccoli, intensi e naturalmente equilibrati, capaci di generare un Cabernet dal profilo classico ma moderno, dove rigore, purezza e tensione convivono in perfetta armonia. Fin dal primo impatto, il vino rivela una tessitura setosa e una progressione aromatica profonda, sottolineata da freschezza, energia e lunga prospettiva evolutiva. Contiene solfiti.

Storia del vino

La storia di questa cuvée affonda le radici nella grande tradizione del Cabernet Sauvignon di Stellenbosch, una regione che da decenni è considerata la culla sudafricana di questa varietà. Damascene ha selezionato due vigneti piantati nei primi anni 2000, entrambi caratterizzati da suoli granitici antichi e da un’esposizione costante alle brezze fresche provenienti da False Bay. Queste parcelle, scelte dopo anni di micro-vinificazioni, hanno dimostrato un carattere coerente: struttura raffinata, acidità luminosa e un profilo aromatico complesso e vibrante. Con il 2022, la maturità raggiunta dalle vigne ha permesso di sviluppare un’identità ancora più precisa, con una definizione varietale degna delle migliori interpretazioni del Nuovo Mondo.

Filosofia in vigna

I vigneti sono situati su pendii elevati, dove il granito decomposto e le stratificazioni ferrose favoriscono drenaggio perfetto, bassa vigoria e alta concentrazione aromatica. Una parcella, situata vicino a Vlottenburg, presenta una profonda coltre di laterite che contribuisce a tannini più incisivi e a un profilo strutturale marcato. L’altra, esposta a nord-est sull’Helderberg, produce invece rese bassissime ma frutti di straordinaria intensità e acidità. La gestione è completamente manuale, seguendo i principi dell’agricoltura a basso intervento, con l’obiettivo di preservare biodiversità, equilibrio vegetativo e autenticità espressiva. Ogni operazione, dalla potatura al diradamento, è orientata a ottenere grappoli piccoli, sani e ricchi di aromi. Contiene solfiti.

Approccio in cantina

La vinificazione del Cabernet Sauvignon 2022 privilegia precisione, purezza e una struttura perfettamente cesellata. Le uve, raccolte a mano tra il 10 e il 16 marzo, vengono diraspate e trasferite per gravità nei fermentatori in cemento a forma di tulipano, dove le bacche intere affrontano una macerazione a freddo di tre giorni. La fermentazione arriva fino a 28 °C, con rimontaggi mirati per favorire estrazione fine e progressiva. La malolattica avviene spontaneamente in barrique francesi, il 40% nuove. Il vino viene travasato due volte e matura per 18 mesi complessivi in legno, prima nei barrique e poi in foudres conici da 2.000 L per affinare ulteriormente la tessitura tannica. Segue un ulteriore affinamento di 10 mesi in bottiglia prima della release. Contiene solfiti.

Note di degustazione

Colore: rubino profondo con riflessi violacei e grande brillantezza.
Olfatto: ribes nero, mirtillo, ciliegia maraschino, grafite e un tocco di finocchietto fresco.
Palato: puro e focalizzato, con ribes nero croccante, nuance più morbide di mirtillo, tannini cesellati e un finale persistente che unisce ciliegia e anice delicato.

Abbinamenti

Perfetto con carré di agnello, filetto alla griglia, brasati eleganti, ragù di selvaggina, funghi arrostiti, formaggi stagionati e cucina mediterranea con sentori affumicati. Un Cabernet versatile e gastronomico, capace di elevare piatti intensi senza mai sovrastarli. Contiene solfiti.

Scheda Tecnica

• Vitigno: 100% Cabernet Sauvignon

• Origine: Stellenbosch

• Clone: CS337 e CS46

• Suoli: granito decomposto, laterite, componenti ferrose

• Età vigne: piantate dal 2001

• Raccolta: 10–16 marzo

• Fermentazione: cemento a tulipano, 3 giorni di macerazione a freddo, fermentazione fino a 28 °C

• Malolattica: spontanea in barrique francesi (40% nuove)

• Affinamento: 18 mesi totali tra barrique e foudres da 2.000 L + 10 mesi in bottiglia

• Produzione totale: 4097 bottiglie (750 ml) + 171 magnum

• Data imbottigliamento: 12 settembre 2024

• Alcol: 13.38% vol

• pH: 3.62

• Acidità totale: 5.5 g/L

• Zuccheri residui: 1.8 g/L

• Temperatura di servizio: 16–17 °C

• Contiene solfiti

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Cantina Damascene

Storia

La cantina Damascene nasce nel 2017 dall’incontro tra il vignaiolo Jean Smit e l’imprenditore vinicolo David Curl, una collaborazione che ha segnato un nuovo capitolo nel mondo del vino sudafricano. Dopo importanti esperienze in realtà prestigiose del Cape Winelands, Smit decide di dare forma a un progetto capace di raccontare la complessità dei territori più remoti e affascinanti del Western Cape. Il nome “Damascene” richiama il momento di rivelazione che ha spinto il fondatore a creare una cantina che fosse al tempo stesso artigianale e visionaria. L’obiettivo iniziale era semplice ma ambizioso: produrre vini che incarnassero la vera identità dei vigneti sudafricani, senza compromessi, lasciando che la natura fosse la principale narratrice.

Filosofia in vigna

La filosofia agricola di Damascene si fonda su una ricerca incessante dei terroir più puri e incontaminati del Sudafrica, con parcelle sparse tra Stellenbosch, Swartland, Ceres Plateau e altre aree caratterizzate da microclimi intensi e suoli antichi. Le vigne vengono coltivate con pratiche di minimo intervento, sfruttando la forza degli elementi naturali: venti costanti come protezione naturale, gestione organica del suolo, uso di pacciamatura autoprodotta e cura manuale delle piante. L’azienda lavora a stretto contatto con agricoltori locali, custodi di tradizioni tramandate nel tempo, valorizzando il loro legame profondo con la terra. L’approccio è rigoroso ma rispettoso, orientato alla biodiversità, alla sostenibilità e alla massima espressione varietale.

Approccio in cantina

In cantina, Damascene adotta un metodo che unisce precisione tecnica ed essenzialità. Le uve vengono raccolte manualmente e conservate in ambiente refrigerato prima di essere trasferite per gravità in vasche di cemento, così da preservarne freschezza e integrità. Le fermentazioni sono rigorosamente spontanee, con lieviti indigeni che contribuiscono alla complessità aromatica e alla purezza del profilo gustativo. I rossi maturano in grandi foudres di rovere austriaco, mentre i bianchi riposano in contenitori di dimensioni più contenute, sempre a basso impatto sul frutto. I solfiti vengono utilizzati con estrema moderazione, aggiunti soltanto prima dell’imbottigliamento, per mantenere la trasparenza espressiva di ogni singolo vigneto. Contiene solfiti.

Valori e spirito

Damascene incarna un modo di fare vino che va oltre la tecnica, trasformando ogni bottiglia in un racconto del paesaggio sudafricano. Il team percorre migliaia di chilometri per selezionare vigneti d’altura, parcelle isolate e terreni dalle caratteristiche geologiche rare, con l’obiettivo di catturare la voce autentica del territorio. Una parte della produzione è dedicata alla sperimentazione, esplorando nuovi stili e nuove interpretazioni dei vitigni tradizionali. L’identità della cantina si basa su una visione contemporanea, curiosa e profondamente rispettosa dell’ambiente, capace di unire una forte personalità stilistica alla fedeltà assoluta verso l’origine delle uve. Il risultato è una gamma di vini vibranti, limpidi, definiti, che rappresentano una delle espressioni più convincenti del nuovo Sudafrica vinicolo.