Meursault Les Narvaux 2013 Domaine D’Auvenay
13.500,00 € Il prezzo originale era: 13.500,00 €.12.470,00 €Il prezzo attuale è: 12.470,00 €.
| Annata | 2013 |
|---|---|
| Produttore | Domaine d'Auvenay |
| Formato | 75 Cl |
| Tipologia | Vino Bianco |
| Vitigno | Chardonnay |
| Provenienza | Francia |
| Bollino | Biodinamico, Botte, Leggendario, Lieviti Indigeni |
Meursault Les Narvaux 2013 – Domaine d’Auvenay
Un Chardonnay fuori dal tempo
Il Meursault Les Narvaux 2013 di Domaine d’Auvenay è uno dei più luminosi esempi di cosa possa diventare un Chardonnay quando la precisione artigianale, il rigore biodinamico e la grandezza del terroir si incontrano. Proveniente da una parcella situata sopra i Premiers Crus, Les Narvaux gode di un’esposizione ideale e di suoli calcarei poveri che imprimono verticalità e tensione. Il 2013, annata fresca e tardiva, ha donato un’energia particolare al vino, che oggi si esprime con rara complessità e finezza.
Approccio in vigna e vinificazione
Il lavoro in vigna segue i principi della biodinamica più rigorosa: niente prodotti chimici, trattamenti esclusivamente naturali, lavorazioni manuali. Le rese sono bassissime, la selezione delle uve è maniacale.
In cantina, Lalou Bize-Leroy vinifica con una filosofia radicale e non interventista. Fermentazioni spontanee, legno piccolo usato, lunghissimo affinamento sulle fecce fini, nessuna filtrazione. Ogni passaggio è fatto secondo il ritmo del vino, senza forzature.
Note di degustazione 🍋🍯🥂
Colore: Giallo dorato tenue con riflessi verdolini, brillante e cristallino.
Naso: Profondo e stratificato. Note di scorza di limone, miele d’acacia, gesso, pietra bagnata, fiori bianchi, nocciola tostata e una delicata speziatura da élevage.
Palato: Teso, salino, cesellato. L’ingresso è verticale, con acidità vibrante e grande energia. Il centro bocca è ricco ma mai opulento, sostenuto da una mineralità tagliente. Finale lunghissimo, con scia fumé e agrumata.
Servizio e abbinamenti
Servire tra i 12 e i 14°C, lasciandolo respirare almeno 30 minuti per permettere al bouquet di aprirsi pienamente. Perfetto con crostacei nobili, pesce al forno, tartufo bianco, ma anche con formaggi a pasta molle ben stagionati come un comté 24 mesi.
Scheda tecnica
Produttore: Domaine d’Auvenay
Denominazione: Meursault AOC
Annata: 2013
Vitigno: 100% Chardonnay
Approccio in vigna: Biodinamico certificato
Vinificazione: Fermentazione spontanea, affinamento in barrique usate, nessuna filtrazione
Alcol: 13%
Affinamento: 24–30 mesi sui lieviti in legno
Temperatura di servizio: 12–14°C
Potenziale di invecchiamento: oltre 20 anni
Vedi tutti i prodotti di Domaine d'Auvenay
Domaine d’Auvenay – L’anima nascosta della Borgogna
Introduzione a un mito vivente
Il Domaine d’Auvenay è uno dei nomi più rari, enigmatici e venerati dell’intera Borgogna. Situato a Saint-Romain, nel cuore della Côte de Beaune, rappresenta l’espressione più personale e artigianale di Lalou Bize-Leroy, una delle figure leggendarie del vino francese. A differenza del più noto Domaine Leroy, anch’esso sotto la sua guida, Auvenay è un microcosmo: appena quattro ettari coltivati con cura maniacale e vinificati con un rigore assoluto. È qui che Lalou dà vita ad alcuni dei vini più puri, intensi e longevi del pianeta, in particolare Chardonnay e Pinot Noir provenienti da parcelle minuscole, selezionate con attenzione quasi spirituale.
Filosofia e lavoro in vigna
Ogni filare del Domaine d’Auvenay è gestito secondo i principi dell’agricoltura biodinamica, senza l’uso di prodotti chimici, con lavorazioni manuali e un’attenzione maniacale alla vitalità del suolo. L’obiettivo non è solo ottenere uve sane, ma creare un ecosistema vivo, in equilibrio con la natura. La resa è volutamente bassissima, ogni pianta è trattata come un essere unico, ogni grappolo selezionato con cura chirurgica. La vendemmia avviene rigorosamente a mano, in tempi precisi dettati non dal calendario, ma dall’osservazione profonda della pianta e del frutto.
Vinificazione: tempo, gravità e autenticità
La vinificazione al Domaine d’Auvenay segue una filosofia senza compromessi. Le fermentazioni sono spontanee, attivate da lieviti indigeni, in barrique o demi-muids usati, senza controllo della temperatura e senza l’aggiunta di additivi. In molti casi la fermentazione malolattica non viene svolta, per preservare la freschezza e la tensione naturale dei vini. L’affinamento è lungo, spesso di anni, sempre sulle fecce fini e sempre in legno piccolo. Non si pratica né filtrazione né chiarifica. L’imbottigliamento avviene solo quando il vino è davvero pronto, secondo l’intuito e l’esperienza di Lalou.
I vini bianchi: Chardonnay scolpiti dalla roccia
I bianchi del Domaine d’Auvenay sono considerati tra i più grandi del mondo. Che provengano da appellations prestigiose come Chevalier-Montrachet, Meursault o Puligny-Montrachet, o da denominazioni più umili come Bourgogne Aligoté, esprimono una purezza cristallina, una tensione verticale, una concentrazione quasi tridimensionale. Ogni annata riflette con fedeltà assoluta il terroir e il clima, in un equilibrio perfetto tra volume, energia e salinità. Sono vini che non si spiegano solo con la tecnica: vanno vissuti, ascoltati, attesi.
I rossi: profondità e trasparenza del Pinot Noir
Anche i Pinot Noir di Auvenay sono rarissimi e ricercatissimi. Lalou lavora su parcelle minime, spesso sconosciute al grande pubblico, come Auxey-Duresses o Volnay, ma anche su grandi cru come Mazis-Chambertin. I vini sono scolpiti nella finezza, nella trasparenza, nella profondità aromatica. Non sono mai potenti in senso classico, ma offrono una lettura intensa e raffinata del Pinot Noir borgognone. Hanno bisogno di tempo per aprirsi, ma sanno regalare emozioni uniche a chi sa aspettarli.
Il valore sul mercato e l’aura di culto
Ottenere una bottiglia di Domaine d’Auvenay è quasi impossibile. La produzione è microscopica, la distribuzione esclusiva, le richieste sono globali. I prezzi raggiungono cifre vertiginose, anche dieci o ventimila euro per i Grand Cru più rari, ma per chi li ha assaggiati, questi vini rappresentano molto più di un semplice lusso. Sono esperienza liquida, memoria pura, qualcosa che resta impresso nella mente e nei sensi. Ogni bottiglia è un evento irripetibile, un frammento di territorio e di tempo trasformato in arte.
Perché Domaine d’Auvenay è unico
Rigorosa biodinamica, lavorazioni artigianali, fermentazioni spontanee, nessuna concessione alla moda, solo vini veri. La filosofia di Lalou Bize-Leroy è una delle più radicali e coerenti del panorama mondiale. I suoi vini non cercano mai di piacere: chiedono attenzione, tempo, consapevolezza. E sanno ripagare con emozioni rare, profonde, indimenticabili.
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