Meursault Les Narvaux 2009 Domaine D’Auvenay
11.000,00 € Il prezzo originale era: 11.000,00 €.10.289,00 €Il prezzo attuale è: 10.289,00 €.
| Annata | 2009 |
|---|---|
| Produttore | Domaine d'Auvenay |
| Formato | 75 Cl |
| Tipologia | Vino Bianco |
| Vitigno | Chardonnay |
| Provenienza | Francia |
| Bollino | Biodinamico, Botte, Leggendario, Lieviti Indigeni |
Meursault Les Narvaux 2009 – Domaine d’Auvenay
Una sinfonia di maturità e precisione
Il Meursault Les Narvaux 2009 del Domaine d’Auvenay nasce in un’annata calda e soleggiata, caratterizzata da maturazioni rapide e uve concentrate. In questo scenario, Lalou Bize-Leroy ha saputo modellare un vino di grande volume ma perfettamente bilanciato, dove la generosità del millesimo incontra la vibrante verticalità del cru Les Narvaux. Un bianco che seduce per profondità, ampiezza e la solita, inconfondibile, impronta minerale.
Vigna e vinificazione
Il lavoro in vigna segue il rigoroso approccio biodinamico che contraddistingue il Domaine: nessun intervento chimico, uso di preparati naturali, lavoro manuale continuo e rese estremamente basse. Ogni ceppo è trattato con un rispetto assoluto.
In cantina, la vinificazione è improntata alla massima purezza. Fermentazioni spontanee con lieviti indigeni, affinamento lungo in barrique usate, nessuna chiarifica, nessuna filtrazione. Il risultato è un vino che riflette la verità del luogo e dell’annata, senza maschere.
Note di degustazione 🍍🥂🪨
Colore: Giallo oro intenso con riflessi luminosi.
Naso: Ampio e avvolgente. Frutta gialla matura, ananas, scorza di arancia candita, nocciola tostata, burro salato, pietra bagnata e tocchi affumicati.
Palato: Morbido ma sostenuto. La maturità del frutto si esprime con ricchezza, ma sempre contenuta da acidità e tensione. Il finale è lungo, gessoso, elegantissimo.
Servizio e abbinamenti
Servire tra 12 e 14 °C, possibilmente in calici borgogna di grande apertura. Ottimo con foie gras scottato, risotto alla crema di crostacei, pesce al forno, o formaggi grassi e stagionati.
Scheda tecnica
Produttore: Domaine d’Auvenay
Denominazione: Meursault AOC
Annata: 2009
Vitigno: 100% Chardonnay
Approccio in vigna: Biodinamico certificato
Vinificazione: Fermentazione spontanea, affinamento in barrique usate, nessuna chiarifica né filtrazione
Alcol: 13,5%
Affinamento: Circa 24 mesi sulle fecce fini
Temperatura di servizio: 12–14 °C
Potenziale evolutivo: Oltre 20 anni
Vedi tutti i prodotti di Domaine d'Auvenay
Domaine d’Auvenay – L’anima nascosta della Borgogna
Introduzione a un mito vivente
Il Domaine d’Auvenay è uno dei nomi più rari, enigmatici e venerati dell’intera Borgogna. Situato a Saint-Romain, nel cuore della Côte de Beaune, rappresenta l’espressione più personale e artigianale di Lalou Bize-Leroy, una delle figure leggendarie del vino francese. A differenza del più noto Domaine Leroy, anch’esso sotto la sua guida, Auvenay è un microcosmo: appena quattro ettari coltivati con cura maniacale e vinificati con un rigore assoluto. È qui che Lalou dà vita ad alcuni dei vini più puri, intensi e longevi del pianeta, in particolare Chardonnay e Pinot Noir provenienti da parcelle minuscole, selezionate con attenzione quasi spirituale.
Filosofia e lavoro in vigna
Ogni filare del Domaine d’Auvenay è gestito secondo i principi dell’agricoltura biodinamica, senza l’uso di prodotti chimici, con lavorazioni manuali e un’attenzione maniacale alla vitalità del suolo. L’obiettivo non è solo ottenere uve sane, ma creare un ecosistema vivo, in equilibrio con la natura. La resa è volutamente bassissima, ogni pianta è trattata come un essere unico, ogni grappolo selezionato con cura chirurgica. La vendemmia avviene rigorosamente a mano, in tempi precisi dettati non dal calendario, ma dall’osservazione profonda della pianta e del frutto.
Vinificazione: tempo, gravità e autenticità
La vinificazione al Domaine d’Auvenay segue una filosofia senza compromessi. Le fermentazioni sono spontanee, attivate da lieviti indigeni, in barrique o demi-muids usati, senza controllo della temperatura e senza l’aggiunta di additivi. In molti casi la fermentazione malolattica non viene svolta, per preservare la freschezza e la tensione naturale dei vini. L’affinamento è lungo, spesso di anni, sempre sulle fecce fini e sempre in legno piccolo. Non si pratica né filtrazione né chiarifica. L’imbottigliamento avviene solo quando il vino è davvero pronto, secondo l’intuito e l’esperienza di Lalou.
I vini bianchi: Chardonnay scolpiti dalla roccia
I bianchi del Domaine d’Auvenay sono considerati tra i più grandi del mondo. Che provengano da appellations prestigiose come Chevalier-Montrachet, Meursault o Puligny-Montrachet, o da denominazioni più umili come Bourgogne Aligoté, esprimono una purezza cristallina, una tensione verticale, una concentrazione quasi tridimensionale. Ogni annata riflette con fedeltà assoluta il terroir e il clima, in un equilibrio perfetto tra volume, energia e salinità. Sono vini che non si spiegano solo con la tecnica: vanno vissuti, ascoltati, attesi.
I rossi: profondità e trasparenza del Pinot Noir
Anche i Pinot Noir di Auvenay sono rarissimi e ricercatissimi. Lalou lavora su parcelle minime, spesso sconosciute al grande pubblico, come Auxey-Duresses o Volnay, ma anche su grandi cru come Mazis-Chambertin. I vini sono scolpiti nella finezza, nella trasparenza, nella profondità aromatica. Non sono mai potenti in senso classico, ma offrono una lettura intensa e raffinata del Pinot Noir borgognone. Hanno bisogno di tempo per aprirsi, ma sanno regalare emozioni uniche a chi sa aspettarli.
Il valore sul mercato e l’aura di culto
Ottenere una bottiglia di Domaine d’Auvenay è quasi impossibile. La produzione è microscopica, la distribuzione esclusiva, le richieste sono globali. I prezzi raggiungono cifre vertiginose, anche dieci o ventimila euro per i Grand Cru più rari, ma per chi li ha assaggiati, questi vini rappresentano molto più di un semplice lusso. Sono esperienza liquida, memoria pura, qualcosa che resta impresso nella mente e nei sensi. Ogni bottiglia è un evento irripetibile, un frammento di territorio e di tempo trasformato in arte.
Perché Domaine d’Auvenay è unico
Rigorosa biodinamica, lavorazioni artigianali, fermentazioni spontanee, nessuna concessione alla moda, solo vini veri. La filosofia di Lalou Bize-Leroy è una delle più radicali e coerenti del panorama mondiale. I suoi vini non cercano mai di piacere: chiedono attenzione, tempo, consapevolezza. E sanno ripagare con emozioni rare, profonde, indimenticabili.
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