Meursault Genevrieres 2010 Mikulski

Meursault 1er Cru Les Genevrières 2010 – François Mikulski

Precisione minerale e profondità in una delle annate più classiche

Filosofia in vigna

Il climat Les Genevrières, tra i più iconici della Côte de Beaune, regala vini dalla spiccata eleganza e tensione. François Mikulski coltiva queste vigne secondo un approccio biologico non certificato, con l’obiettivo di esprimere l’identità del suolo attraverso un’agricoltura rispettosa e interventi minimi. Il 2010 è stata un’annata fresca, caratterizzata da un’estate asciutta e un settembre soleggiato che ha permesso una maturazione lenta e regolare, con acini piccoli e grande concentrazione.

Approccio in cantina

Il vino fermenta spontaneamente in barrique borgognone (di cui circa il 20% nuove), dove resta in affinamento per 12 mesi, seguito da un ulteriore periodo in acciaio per affinare il profilo aromatico e favorire la trasparenza gustativa. Mikulski si distingue per la sua capacità di conciliare finezza, mineralità e precisione, producendo bianchi capaci di evolvere per molti anni.

Degustazione

Giallo dorato luminoso, con leggeri riflessi verdolini.
All’olfatto emergono note di agrumi canditi, fiori bianchi, pietra bagnata e frutta secca.
Al palato è vibrante, stratificato, con una mineralità tagliente e un finale lungo e salino.

Scheda tecnica

• Denominazione: Meursault 1er Cru AOC

• Climat: Les Genevrières

• Annata: 2010

• Vitigno: 100% Chardonnay

• Suolo: calcareo profondo

• Esposizione: sud-est

• Vinificazione: fermentazione spontanea in barrique

• Affinamento: 12 mesi in legno (20% nuovo) + 6 mesi in inox

• Lieviti: indigeni

• Solfiti: minimi, solo prima dell’imbottigliamento

• Agricoltura: biologica non certificata

• Bottiglie prodotte: circa 2.500

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Domaine François Mikulski

Eleganza naturale e precisione borgognona a Meursault

Situato nel cuore di Meursault, il Domaine François Mikulski è oggi uno dei nomi più rispettati e riconosciuti della Côte de Beaune. Fondato all’inizio degli anni ’90, il domaine è nato dalla visione personale di François Mikulski, erede di origini polacche e spirito perfezionista, che ha saputo affermarsi grazie a un lavoro meticoloso, discreto, e a una sensibilità profonda verso il terroir borgognone.

Una filosofia agricola che ascolta la terra

Nei vigneti del Domaine, ogni intervento è guidato da un principio chiave: massimo rispetto per la vita del suolo e l’espressività delle singole parcelle. Le vigne – distribuite su Meursault, Puligny, Volnay, Pommard e Monthélie – sono coltivate in agricoltura biologica (non certificata per scelta), con lavorazioni leggere, uso moderato del rame, e attenzione maniacale alla salute delle piante. L’obiettivo non è forzare, ma accompagnare: François e il figlio Jules preferiscono osservare e adattarsi, piuttosto che imporre ritmi artificiali.

In cantina, rigore e sottrazione

La vinificazione è un’estensione naturale del lavoro in vigna: sobria, essenziale, silenziosa. Le fermentazioni sono spontanee, i bâtonnage molto rari, e l’utilizzo del legno nuovo sempre contenuto – raramente oltre il 20%. Le microvinificazioni sono condotte separatamente per ogni lieu-dit, così da preservare l’identità di ogni singola origine. In bottiglia, i vini di Mikulski sono un paradigma di freschezza, purezza, verticalità e precisione, senza alcun eccesso di ricchezza. Sono vini che non cercano di stupire, ma che conquistano chi sa ascoltare la finezza.