LES BERMUDES ROUGE 2022 – Languedoc AOP

Overview

Les Bermudes Rouge 2022 è un vino rosso di struttura equilibrata, prodotto nel cuore del Languedoc-Roussillon. Realizzato con un blend di 35% Grenache, 35% Syrah e 30% Cinsault, offre eleganza, freschezza e un’espressione autentica del terroir locale. Le vigne, età media tra 15 e 50 anni, crescono su suoli calcareo-argillosi e sono condotte secondo pratiche biologiche e biodinamiche. La produzione limitata di 7.500 bottiglie garantisce cura artigianale e attenzione a ogni fase della vinificazione.

Storia del vino

Il progetto Les Bermudes nasce con l’obiettivo di valorizzare i principali vitigni del Languedoc in un blend armonico e fedele al terroir. Clodéric Prade ha selezionato le vigne più adatte per ogni varietà: vecchie e giovani per Grenache, Syrah e Cinsault, al fine di ottenere equilibrio tra corpo, frutto e complessità aromatica. Questa cuvée rappresenta l’evoluzione stilistica del Domaine d’Eriane, unendo modernità e rispetto della tradizione viticola della regione.

Filosofia in vigna

I 3 ettari di vigne sono allevati su suoli calcareo-argillosi, con esposizioni ottimali e densità controllata. La viticoltura è biologica e biodinamica, con particolare attenzione alla salute del suolo, biodiversità e maturazione ottimale delle uve. La vendemmia è manuale, selezionando i grappoli migliori per garantire un frutto sano, aromatico e capace di esprimere le caratteristiche tipiche dei tre vitigni principali.

Approccio in cantina e vinificazione

La vinificazione di Les Bermudes Rouge 2022 avviene in acciaio, con macerazioni delicate e controllo delle temperature per preservare freschezza ed equilibrio. L’affinamento si realizza in acciaio e cemento, senza chiarifica o filtrazione invasive, mentre l’uso di SO2 è ridotto al minimo. Il risultato è un vino trasparente, armonico e fedele al terroir, con un perfetto equilibrio tra frutto, struttura e finezza tannica.

Note di degustazione

Colore: rosso rubino intenso con riflessi violacei, luminoso e coerente.
Olfatto: frutti rossi maturi, note di prugna e lampone, con accenni speziati e balsamici.
Palato: morbido e avvolgente, tannini setosi, acidità equilibrata e finale lungo e armonico.

Abbinamenti

Ideale con cucina regionale, carni rosse alla griglia, stufati, formaggi stagionati e piatti a base di verdure arrosto. Perfetto anche con piatti mediterranei complessi, grazie al blend equilibrato e alla struttura elegante.

Scheda tecnica

• Denominazione: Languedoc AOP

• Uve: 35% Grenache, 35% Syrah, 30% Cinsault

• Alcool: 13,5% vol

• Vigneti: 3 ha

• Suolo/altitudine/esposizione: calcareo-argilloso

• Età media viti: 15–50 anni

• Viticoltura: biologica, biodinamica

• Vendemmia: manuale

• Vinificazione: acciaio

• Affinamento: acciaio e cemento

• Chiarifica: nessuna

• Filtrazione: minima

• SO2 aggiunta: minima

• Temperatura di servizio: 16–18 °C

• Bicchiere consigliato: calice ampio

• Produzione: 7.500 bottiglie

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Domaine d’Eriane – Saint-Mamert-du-Gard

Storia

Il Domaine d’Eriane affonda le proprie radici nella storia agricola della famiglia Prade, presente da oltre cinque generazioni nel villaggio di Saint-Mamert-du-Gard, nel cuore del Languedoc. Per quasi tre secoli la famiglia ha legato il proprio destino alla terra e alla coltivazione della vite, cedendo le uve a cooperative locali o ad altre cantine. La svolta arriva nel 2007, quando Clodéric Prade decide di imprimere una nuova direzione al patrimonio familiare: trasformare l’azienda in una realtà indipendente, orientata esclusivamente alla vinificazione dei propri vini. Questa scelta segna un cambio di paradigma importante, che unisce tradizione e innovazione e restituisce al Domaine la piena identità produttiva. Il percorso è stato caratterizzato da coraggio, investimenti e una visione chiara: produrre vini che raccontino la verità del territorio, con un forte rispetto della natura e delle generazioni future.

Filosofia in vigna

La filosofia agricola di Clodéric Prade si fonda su un approccio biologico certificato e su pratiche di agroforestazione, un modello in cui la vite convive con alberi da frutto, mandorli, noci e aceri campestri. Questa scelta, non comune nel panorama viticolo, mira a ricreare un ecosistema equilibrato, capace di favorire la biodiversità e migliorare la resilienza del vigneto. Gli alberi diventano non solo un elemento paesaggistico ma veri alleati: offrono rifugio a insetti utili, arricchiscono il suolo e mitigano gli effetti del cambiamento climatico. Se da un lato la presenza di filari interrotti rende più complesso il lavoro con i mezzi agricoli, dall’altro contribuisce a una qualità superiore delle uve, più ricche di aromi e con maggiore integrità. La convinzione del Domaine è che queste pratiche, anche se impegnative dal punto di vista economico, rappresentino l’unica via per garantire vini autentici e duraturi.

Approccio in cantina

In cantina, il Domaine d’Eriane adotta un approccio che valorizza la materia prima e la naturalità dei processi. La vendemmia è manuale e selettiva, con particolare attenzione alla maturazione fenolica delle diverse varietà. La fermentazione avviene con lieviti indigeni, senza forzature e con controllo attento delle temperature. Le macerazioni vengono gestite in modo delicato per rispettare la freschezza del frutto e l’eleganza tannica, privilegiando l’estrazione equilibrata piuttosto che la potenza eccessiva. I contenitori di affinamento variano dall’acciaio al cemento, con un uso calibrato del legno che non deve mai sovrastare il carattere varietale. L’obiettivo di Clodéric è ottenere vini che siano trasparenti, capaci di restituire fedelmente le differenze di parcella, di suolo e di annata. L’uso dei solfiti è limitato al minimo indispensabile, in linea con una filosofia produttiva che mira alla purezza espressiva.

Identità del Domaine e stile dei vini

Il Domaine d’Eriane conta oggi 12 ettari vitati su una superficie complessiva di 43, tutti condotti in biologico dal 2013 e in regime biodinamico. I vigneti sono distribuiti su suoli differenti che arricchiscono il mosaico dei vini: le vecchie viti di Grenache affondano le radici in terreni calcarei e compatti a nord-ovest; le parcelle esposte a est ospitano le giovani viti di Syrah e quelle storiche di Cinsault su suoli argilloso-calcarei rossi; infine le varietà a bacca bianca crescono su marne bianche e gialle, capaci di donare freschezza e finezza. Questa diversità pedoclimatica si riflette nei vini, che uniscono struttura, equilibrio e profondità aromatica. Ogni bottiglia nasce dall’idea che il terroir sia un insieme vivo, dove la vite dialoga con gli alberi e con la natura circostante, e si propone come ambasciatrice di un Languedoc più complesso e raffinato, capace di sorprendere per autenticità e identità.