Fricò 2022 – Cantina Tomassetti

Overview

Fricò 2022 è un bianco marchigiano di carattere, un Marche IGT nato dall’unione di Trebbiano (80%), Verdicchio (15%), Malvasia e Moscato (5%). Le uve provengono da un ettaro di vigneti di oltre 55 anni, coltivati secondo pratiche biologiche e biodinamiche. La vinificazione naturale e l’affinamento in cemento donano un vino autentico, fresco e vibrante, capace di raccontare il legame dei fratelli Tomassetti con la loro terra. Contiene solfiti.

Storia del vino

Il progetto Fricò nasce come omaggio alla tradizione agricola familiare e alla ricchezza varietale dei vigneti storici della zona. I fratelli Andrea e Matteo Tomassetti hanno scelto di recuperare queste vigne miste, dando vita a un vino che custodisce la memoria di un paesaggio rurale marchigiano ormai raro. Fricò 2022 esprime così una filosofia di appartenenza e rispetto per le radici, unendo esperienza e sensibilità artigiana.

Filosofia in vigna

Le uve provengono da un ettaro di terreno sabbioso di origine fluviale, coltivato senza chimica e con attenzione alla biodiversità. I vigneti, con una media di 55 anni, sono seguiti con pratiche biologiche e biodinamiche, che permettono di mantenere l’equilibrio naturale della vigna. La vendemmia è manuale, per selezionare grappoli sani e maturi capaci di trasmettere nel vino autenticità e intensità territoriale.

Approccio in cantina

La vinificazione di Fricò 2022 segue un approccio naturale e rispettoso: fermentazione spontanea con lieviti indigeni e breve macerazione ad alzata di cappello per 2-3 giorni. Dopo la fermentazione, il vino affina per 7 mesi in vasche di cemento sulle fecce fini, acquisendo profondità e complessità. La chiarifica avviene unicamente per decantazione, la filtrazione è minima (>3 micron) e l’aggiunta di SO₂ è inferiore ai 30 mg/L solo al momento dell’imbottigliamento. Contiene solfiti.

Note di degustazione

• Colore: giallo dorato luminoso, con riflessi brillanti.

• Olfatto: ampio e intrigante, con sentori di frutta gialla matura, fiori bianchi e una delicata nota erbacea.

• Palato: fresco e sapido, con corpo equilibrato e un finale persistente che richiama la mineralità del suolo sabbioso.

Abbinamenti

Fricò 2022 è perfetto con piatti di pesce alla griglia, crudi di mare, risotti alle erbe, formaggi freschi e carni bianche leggere. Ottimo anche come vino da condividere a tavola grazie alla sua versatilità.

Scheda tecnica

• Regione: Marche

• Appellazione: Marche IGT Bianco

• Vitigni: 80% Trebbiano, 15% Verdicchio, 5% Malvasia e Moscato

• Ettari vitati: 1 ha

• Età media vigneti: 55 anni

• Suolo: sabbioso di origine fluviale

• Viticoltura: biologica e biodinamica

• Vendemmia: manuale

• Vinificazione: fermentazione spontanea, macerazione ad alzata di cappello (2-3 giorni)

• Affinamento: 7 mesi in cemento sulle fecce fini

• Chiarifica: per decantazione (tempo)

• Filtrazione: > 3 micron

• SO₂ aggiunta: < 30 mg/L all’imbottigliamento

• Produzione: 1.800 bottiglie

• Contiene solfiti

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Tomassetti – Cantina nelle Marche

Storia della cantina

La storia della cantina Tomassetti affonda le sue radici in una tradizione agricola familiare che ha sempre avuto un legame profondo con la Terra e con la provincia di Ancona. Originariamente dedicata alla produzione di olio extravergine di oliva di qualità, l’azienda ha rappresentato per generazioni un punto di riferimento nel territorio marchigiano. Nel 2015 Andrea e Matteo Tomassetti, dopo percorsi di formazione diversi, hanno deciso di dare un nuovo slancio all’attività di famiglia, trasformandola in un progetto che unisce radici e innovazione. La loro scelta è stata quella di proseguire il cammino agricolo con una visione artigianale e sostenibile, senza ricorrere all’uso della chimica.

Filosofia in vigna

Il lavoro nei vigneti è improntato su una filosofia biologica e rispettosa dell’ambiente, con l’obiettivo di mantenere la fertilità del suolo e la vitalità delle piante senza forzature. I fratelli Tomassetti hanno preso in gestione vecchi vigneti di Trebbiano, Verdicchio e Sangiovese, varietà autoctone che ben rappresentano la storia vitivinicola marchigiana. La scelta di intervenire il meno possibile in vigna e di seguire i cicli naturali della vite si traduce in uve sane, equilibrate e capaci di esprimere in pieno il carattere del territorio.

Approccio in cantina

In cantina il lavoro segue lo stesso principio di coerenza e autenticità: fermentazioni spontanee con lieviti indigeni, vinificazioni che rispettano le caratteristiche delle diverse varietà e interventi ridotti al minimo. L’obiettivo è ottenere vini che siano espressione sincera del vigneto e del terroir, capaci di raccontare le Marche in tutta la loro diversità e ricchezza. Il rispetto della materia prima e la scelta di evitare pratiche invasive conferiscono ai vini Tomassetti personalità e naturalezza.

Territorio e identità

Il patrimonio vitato della cantina raggiunge oggi i 4,5 ettari, dislocati nei comuni di Senigallia, Trecastelli, Corinaldo e Terre Roverasche. Si tratta di una zona che si estende dai Colli di Jesi fino al pesarese, includendo anche l’area di produzione del Bianchello del Metauro. La cantina rappresenta così una sintesi di appartenenza e identità, un progetto che nasce dall’amore per la propria terra e che si concretizza in vini capaci di unire tradizione, sostenibilità e artigianalità.