Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC 2024 – Classico Superiore “La Staffa”

Overview

Il Verdicchio Classico Superiore “La Staffa” 2024 è la cuvée rappresentativa dell’azienda agricola La Staffa, simbolo dell’eccellenza territoriale del Verdicchio dei Castelli di Jesi. Proveniente da un assemblaggio di vigneti con esposizioni e età diverse, dai 350 ai 500 metri sul livello del mare, con impianti che vanno dal 1972 al 2010, questo vino esprime armonia, freschezza e mineralità. La raccolta manuale, la fermentazione spontanea in acciaio e cemento e l’affinamento sulle fecce fini conferiscono eleganza e complessità aromatica a ogni bottiglia.

Il vigneto e il terroir

La cuvée nasce dall’assemblaggio di 8 ettari di vigneti situati nel comune di Staffolo, con suoli argilloso-calcarei ricchi di carbonato di calcio e componente salina tipica della zona Castellaretta/Salmagina. L’altitudine e le differenze di esposizione permettono ai grappoli di sviluppare aromi complessi e acidità equilibrata. La combinazione dei diversi vigneti garantisce una struttura armoniosa e una mineralità spiccata, con un carattere elegante e riconoscibile.

Vinificazione e affinamento

La vendemmia manuale assicura la selezione dei grappoli migliori. Dopo una pressatura soffice, il mosto decanta staticamente e fermenta spontaneamente con pied de cuvée in acciaio e cemento. L’affinamento sulle fecce fini dura circa 6 mesi, seguito da un ulteriore affinamento in bottiglia della stessa durata. Questo processo valorizza la freschezza, la sapidità e l’equilibrio complessivo, preservando la purezza aromatica del Verdicchio.

Profilo sensoriale

Il Verdicchio “La Staffa” 2024 si presenta di giallo paglierino luminoso con riflessi verdognoli. Al naso emergono note di frutta a polpa gialla, fiori bianchi e agrumi, accompagnate da sottili sensazioni minerali e saline. Al palato è fresco, armonico e sapido, con corpo equilibrato e persistenza elegante. Il finale è lungo e complesso, espressione perfetta dell’assemblaggio dei diversi vigneti e terroir.

Abbinamenti gastronomici e potenziale evolutivo

Grazie alla sua struttura e mineralità, “La Staffa” si abbina perfettamente a piatti di pesce, crostacei, risotti ai frutti di mare, carni bianche e formaggi a media stagionatura. Può essere consumato subito per la freschezza e la vivacità aromatica, oppure affinato in bottiglia per alcuni anni, evolvendo in complessità e profondità senza perdere la sua identità territoriale.

Scheda Tecnica – La Staffa 2024

• Denominazione: Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC – Classico Superiore

• Vitigno: 100% Verdicchio

• Vigneto: 8 ha, Staffolo, altitudine 350–500 m s.l.m., età media impianti 35 anni

• Suolo: Argilloso-calcareo, alta componente salina, ricco di carbonato di calcio

• Vendemmia: Manuale

• Vinificazione: Pressatura soffice, decantazione statica, fermentazione spontanea in acciaio e cemento

• Affinamento: 6 mesi sulle fecce fini + 6 mesi in bottiglia

• Alcol: 12,5–13% vol

• Temperatura di servizio: 10–12 °C

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La Staffa – Verdicchio dei Castelli di Jesi

La Filosofia della Cantina

La cantina La Staffa, situata nel cuore della denominazione Verdicchio dei Castelli di Jesi, è una realtà agricola biologica che ha saputo conquistare un ruolo di rilievo nella viticoltura marchigiana grazie a una produzione artigianale attenta, rigorosa e rispettosa del territorio. Fondata e guidata con passione da Riccardo Baldi, la tenuta si estende su dodici ettari di vigneti e rappresenta una delle espressioni più autentiche e identitarie del Verdicchio. L’obiettivo della cantina è quello di produrre vini che non siano soltanto eccellenti sotto il profilo qualitativo, ma che possano anche raccontare, attraverso profumi e sapori, la storia e la tradizione delle colline marchigiane.

Il Territorio di Staffolo

Il Comune di Staffolo, soprannominato il “Balcone della Vallesina”, offre uno scenario paesaggistico di grande suggestione, caratterizzato da dolci colline vitate che si estendono attorno al borgo medievale. La tradizione vinicola è profondamente radicata in questa zona e accompagna la storia del paese da secoli. Una leggenda locale racconta che il nome Staffolo derivi dal termine greco Staphilé, ovvero grappolo d’uva, a testimonianza di un legame indissolubile con la viticoltura.

Oggi il borgo conta poco più di duemila abitanti e una ventina di cantine, motivo per cui viene spesso definito il “Colle del Verdicchio”. È proprio in questo contesto che la famiglia Baldi ha scelto di coltivare i propri vigneti, con un impegno quotidiano volto a valorizzare un vitigno principe come il Verdicchio, insieme ad alcune parcelle di Montepulciano, sempre nel rispetto della natura e della biodiversità locale.

I Vigneti e le Caratteristiche del Suolo

I vigneti de La Staffa si estendono principalmente in Contrada Castellaretta (7 ettari) e su appezzamenti limitrofi (altri 5 ettari), per un totale di dodici ettari vitati. Le vigne sono collocate a un’altitudine compresa tra i 400 e i 500 metri sul livello del mare, una posizione che assicura ventilazione costante, esposizioni diversificate e una notevole escursione termica, fattori fondamentali per la maturazione equilibrata delle uve e lo sviluppo di profumi intensi e raffinati.

Il terreno ha una composizione prevalentemente argilloso-calcarea, arricchita da una significativa presenza di carbonato di calcio, elemento che dona ai vini una spiccata impronta minerale e una caratteristica vena sapida. È proprio questa particolare tessitura del suolo, unita al microclima unico delle colline di Staffolo, a conferire al Verdicchio prodotto da La Staffa una personalità immediatamente riconoscibile, elegante e longeva.