Trebbiano 2024 – Podere della Torre

Overview

Il Trebbiano 2024 di Podere della Torre rappresenta una delle espressioni più autentiche del vitigno autoctono abruzzese. Nato da uve provenienti da vigneti di oltre trent’anni, coltivati in regime biologico certificato, questo vino bianco interpreta al meglio la filosofia artigianale della cantina. Freschezza, sapidità e complessità aromatica sono i tratti distintivi di un’etichetta che racconta il legame profondo tra il territorio di Spoltore e la tradizione vitivinicola regionale.

Storia del vino

Il Trebbiano d’Abruzzo ha radici antiche e rappresenta uno dei pilastri della viticoltura locale. Podere della Torre ha scelto di valorizzare questa varietà con un approccio moderno e rispettoso dell’ambiente, recuperando il patrimonio viticolo familiare e reinterpretandolo in chiave contemporanea. L’annata 2024 segna una nuova tappa nel percorso della cantina, che con questo vino vuole offrire una sintesi di memoria storica e visione futura.

Filosofia in vigna

I vigneti di Trebbiano si trovano nel comune di Spoltore, in provincia di Pescara, con sistema di allevamento a tendone e un’età media di circa trent’anni. La gestione agronomica segue i principi dell’agricoltura biologica certificata, con lavorazioni mirate a preservare l’equilibrio del terreno e a esaltare la qualità delle uve. La raccolta manuale permette di selezionare con cura i grappoli migliori, garantendo una materia prima sana e matura.

Approccio in cantina

La vinificazione del Trebbiano 2024 è improntata alla precisione e al rispetto della varietà. Le uve vengono pigiate entro un’ora dalla raccolta, dopo diraspatura totale, con una macerazione prefermentativa a bassa temperatura di 6 ore. Segue la sfecciatura per decantazione statica a freddo e la fermentazione con lieviti autoctoni a 18°C. L’affinamento avviene in acciaio inox sulle fecce fini, scelta che preserva freschezza e intensità aromatica, donando al vino struttura e complessità naturale.

Note di degustazione

Colore: giallo paglierino luminoso.
Olfatto: floreale di fiori bianchi, con toni salmastri, spezie ed erbe mediterranee di grande intensità e complessità.
Palato: coerente con il profilo aromatico, è sapido, speziato e gessoso, con una piacevole sensazione astringente e lunga persistenza fruttata.

Abbinamenti gastronomici

Il Trebbiano 2024 è ideale in abbinamento a piatti della cucina marinara, come crudi di pesce, molluschi, crostacei e primi piatti a base di frutti di mare. Si sposa bene anche con formaggi freschi, carni bianche delicate e ricette della tradizione abruzzese che esaltano sapidità e freschezza.

Scheda tecnica

• Denominazione: Trebbiano d’Abruzzo 2024

• Vitigno: Trebbiano Abruzzese 100% da coltivazione biologica certificata

• Vigneti: tendone, età media 30 anni

• Vendemmia: manuale

• Vinificazione: macerazione prefermentativa a 10°C per 6 ore, sfecciatura a freddo, fermentazione con lieviti autoctoni a 18°C

• Affinamento: in acciaio inox sulle fecce fini

• Formato: 0,75 l – tappo Stelvin (vite)

• Tracciabilità: Spoltore (PE) Abruzzo fg 12 part. 1225 – 147

• Gradazione alcolica: da definire (≈ 12,5% vol)

• Temperatura di servizio: 8-10°C

• Contiene solfiti

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Podere della Torre – Cantina Abruzzese

La storia & identità

Podere della Torre nasce come realtà vitivinicola artigianale immersa nelle colline dell’Abruzzo, con una forte vocazione al biologico. Il loro sito parla chiaro: radici profonde, tramandate con passione e rispetto per il territorio e per la vigna. La tradizione contadina si unisce a una filosofia moderna: produrre vino in maniera artigianale, puntando su tracciabilità, autenticità e un forte legame con il paesaggio abruzzese. Storia, passioni e cori culturali locali sembrano intrecciarsi nel loro progetto, che vuole portare “dalle colline al calice” l’espressione più genuina del luogo.

Filosofia in vigna & coltivazione biologica

Podere della Torre coltiva in biologico come scelta di vita, per convinzione autentica, non dettata solo dalle mode. Questo implica che non usano fitofarmaci convenzionali o pratiche intensive, ma metodi più sostenibili, rispettosi del suolo, della biodiversità e dell’equilibrio naturale. Le vigne sono curate con attenzione, probabilmente con vitigni autoctoni (dato che siamo in Abruzzo), in terreni collinari che favoriscono la ventilazione e l’esposizione, elementi che nella zona incidono molto sul profilo aromatico e sulla freschezza dei vini.

La cantina & le pratiche produttive

Non ho trovato nel sito dati precisi come la vinificazione, affinamento o uso di legno vs acciaio; sappiamo che è un vino di fattoria, quindi si presuppone che gran parte della produzione sia gestita internamente, con vinificazione artigianale. C’è una forte enfasi su trasparenza, rispetto della materia prima e biologico. Offrono visite, degustazioni e un’area dedicata, il che lascia intuire che la cantina è attrezzata per accogliere il pubblico e far capire il proprio prodotto “dal vivo”.

Territorio, vite & uomo

Il territorio è quello dell’Abruzzo collinare — probabile presenza di altitudini medie, suoli variabili, clima mediterraneo mitigato da condizioni montane (rinfrescamenti, ventilazione). L’uomo ha una parte centrale: ci sono sezioni “Uomini”, “Identità” nel sito, il che significa che la componente umana, le persone dietro il vino, è considerata fondamentale. Questo spesso si traduce in vini con personalità, legati alla mano del produttore, che non cercano uniformità ma espressività.