Santa Lusa 2022 Ancarani

Santa Lusa 2022 – Romagna Albana DOCG

Overview

Il Santa Lusa 2022 di Cantina Ancarani è un vino bianco intenso e profondo, ottenuto da uve Albana bianca coltivate sulle colline di Faenza, nel cuore della Romagna. È un vino che coniuga tradizione e artigianalità, esprimendo al meglio la ricchezza e la complessità di questo antico vitigno. La fermentazione sulle bucce e l’affinamento in cemento gli conferiscono struttura, equilibrio e una personalità inconfondibile. Contiene solfiti.

Storia del vino

Il Santa Lusa nasce come omaggio alla storica Albana di Romagna, il primo vino bianco italiano ad aver ottenuto la DOCG. Ancarani ne recupera l’anima autentica con un approccio fedele alle pratiche contadine: vendemmia manuale, fermentazioni spontanee, e una ricerca costante dell’identità territoriale. Il nome “Santa Lusa” evoca il legame con la luce, simbolo della maturità dell’uva e della luminosità che caratterizza i suoli romagnoli, ricchi di argilla e calcare.

Filosofia in vigna

Le vigne di Albana vengono curate con un approccio naturale e rispettoso, senza uso di diserbanti né prodotti sistemici. L’esposizione collinare e la brezza adriatica favoriscono una maturazione lenta e completa, preservando equilibrio e freschezza. La raccolta avviene manualmente, in più passaggi, nella prima metà di settembre, per selezionare solo i grappoli migliori. Questa attenzione in vigna è la chiave per ottenere un vino complesso ma armonico, che racconta la vera Romagna.

Approccio in cantina

In cantina, il Santa Lusa segue la filosofia essenziale di Ancarani: rispetto per la materia prima e minimo intervento. Dopo la diraspatura, le uve vengono sottoposte a una macerazione fermentativa sulle bucce di circa 4 giorni, utilizzando solo lieviti indigeni. Segue una pressatura soffice non superiore a 0,8 bar, per estrarre gli aromi più delicati. Il vino matura 4 mesi sui propri lieviti naturali, quindi affina per almeno 10 mesi in vasche di cemento, dove si illimpidisce naturalmente e sviluppa profondità e coerenza. Una volta imbottigliato, riposa altri 6 mesi prima della commercializzazione.

Note di degustazione

Colore: giallo dorato intenso con riflessi ambrati.
Olfatto: profumi di fiori gialli, pesca matura, albicocca e note speziate di curcuma e miele d’acacia.
Palato: ampio e avvolgente, con una trama tannica delicata e una chiusura sapida che richiama le erbe officinali e la mineralità del territorio. È un vino di grande equilibrio e carattere, che rivela lentamente tutta la sua complessità.

Abbinamenti gastronomici

Il Santa Lusa 2022 si abbina magnificamente a piatti ricchi e aromatici: paste con condimenti bianchi, carni bianche, formaggi a media stagionatura e cucina di mare con tendenza dolce. Ottimo anche con piatti speziati o a base di verdure autunnali, come zucca o funghi. Servire tra 14 e 18 °C per apprezzarne pienamente le sfumature e la struttura vellutata.

Scheda tecnica

• Denominazione: Romagna Albana DOCG

• Annata: 2022

• Tipologia: Vino bianco

• Vitigno: Albana bianca

• Formato: 0,75 L

• Vendemmia: Manuale, a più passaggi nella prima metà di settembre

• Vinificazione: Macerazione fermentativa sulle bucce per 4 giorni, fermentazione con lieviti indigeni

• Affinamento: 4 mesi sui lieviti, poi 10 mesi in cemento

• Temperatura di servizio: 14–18 °C

• Contiene solfiti

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Cantina Ancarani

La storia

La Cantina Ancarani sorge tra le colline di Oriolo dei Fichi, nei pressi di Faenza, cuore autentico della Romagna vitivinicola. Le sue radici affondano negli anni Sessanta, quando la famiglia Ancarani iniziò a coltivare la vite con un approccio contadino, legato alla terra e al ritmo delle stagioni. Oggi l’azienda è guidata da Claudio Ancarani e Rita Babini, che hanno trasformato quel sapere agricolo in un progetto di viticoltura artigianale. Negli anni, la cantina è diventata un punto di riferimento per chi cerca vini sinceri, capaci di raccontare il territorio romagnolo attraverso la purezza dei suoi vitigni autoctoni. L’obiettivo non è inseguire mode o tecniche, ma dare voce alla tradizione, custodendo la memoria di una cultura agricola antica.

Filosofia in vigna

In vigna, la filosofia di Ancarani è basata sul rispetto assoluto della natura e della biodiversità. I vitigni coltivati sono esclusivamente romagnoli: Sangiovese, Albana, Famoso e Centesimino trovano qui il loro habitat naturale, esprimendo in ogni vendemmia la ricchezza del terroir. I suoli, di origine pleistocenica e sabbiosi, donano freschezza e mineralità ai vini. La gestione agricola è ispirata ai principi del biologico, con lavorazioni manuali e interventi minimi, in modo da preservare la vitalità del terreno. Claudio e Rita credono che un grande vino nasca solo da una vigna sana e viva, dove ogni pianta cresce in equilibrio con il suo ambiente.

Approccio in cantina

In cantina, la linea guida è la massima espressione dell’annata. Le uve vengono raccolte a mano e vinificate con metodo artigianale, evitando ogni forzatura tecnologica. Le fermentazioni sono condotte con lieviti indigeni e l’uso di solfiti è contenuto al minimo indispensabile. Il risultato sono vini autentici, con profumi puliti e una struttura che rispecchia la vigna d’origine. Ancarani adotta un approccio rispettoso, che unisce tradizione e sensibilità contemporanea: botti grandi, rifermentazioni naturali, affinamenti lenti e nessuna omologazione del gusto. Ogni bottiglia diventa così un racconto fedele della Romagna più vera.

Visione e territorio

La visione di Ancarani è quella di una viticoltura etica, sostenibile e profondamente legata al territorio. Per Claudio e Rita il vino è un gesto di cultura, un mezzo per trasmettere la storia di un luogo e delle persone che lo abitano. L’azienda non punta sulla quantità, ma sulla qualità e sulla riconoscibilità. Il loro lavoro quotidiano si riflette in vini che parlano con sincerità, nati da mani che conoscono la terra e la rispettano. Oggi Ancarani rappresenta un modello di artigianalità romagnola contemporanea, unendo passione, accoglienza e un impegno costante verso la viticoltura indipendente.