Chablis Village “Saint-Pierre” 2024 – Jean & Sébastien Dauvissat

Un Chardonnay fresco e fragrante

Il Chablis Village Saint-Pierre 2024 rappresenta l’eleganza tipica dello Chardonnay coltivato nei suoli di marna, argilla e calcare del villaggio di Chablis. L’esposizione nord-ovest e l’altitudine di 200 metri garantiscono una maturazione equilibrata delle uve, preservando freschezza, mineralità e note agrumate. Questo vino, proveniente da vigneti di circa 30 anni, esprime il carattere autentico del terroir di Chablis e offre un’esperienza immediata e piacevole per gli amanti dei vini bianchi strutturati ma vivaci.

La storia di Saint-Pierre

Il vigneto Saint-Pierre è una delle parcelle più rappresentative dei Chablis Village gestiti dalla famiglia Dauvissat. La vendemmia meccanica, effettuata a fine settembre 2024, ha raccolto uve perfettamente mature e sane, garantendo un vino fresco, equilibrato e armonioso. La tradizione familiare e l’esperienza di Jean e Sébastien Dauvissat assicurano che ogni bottiglia rifletta la purezza e la tipicità dello Chardonnay di Chablis, rendendo questo Saint-Pierre un vino affidabile e apprezzato fin dal primo sorso.

Filosofia in vigna

Le vigne di Saint-Pierre sono curate per preservare la naturale espressività delle uve. La gestione attenta e il rispetto del ciclo vegetativo consentono di ottenere grappoli equilibrati, concentrati e aromatici. L’esposizione nord-ovest e i terreni tipici di Chablis favoriscono una maturazione regolare, permettendo di mantenere freschezza, acidità e mineralità, caratteristiche fondamentali per un vino giovane ma di qualità, adatto anche all’invecchiamento breve.

Approccio in cantina

In cantina, il Saint-Pierre 2024 viene vinificato con fermentazione alcolica e malolattica in acciaio a temperatura controllata, preservando la purezza aromatica e la freschezza del frutto. L’affinamento in acciaio per 12 mesi consente di sviluppare struttura e complessità senza alterare la mineralità naturale del vino. Il risultato è un Chablis Village vivace, elegante e immediatamente godibile, ideale sia da solo sia in abbinamento gastronomico.

Note di degustazione

Colore: giallo paglierino chiaro con riflessi verdognoli.
Olfatto: fresco e fragrante, con aromi di mela verde, agrumi, fiori bianchi e leggeri accenni minerali.
Palato: armonico e fresco, con acidità equilibrata, buona struttura e chiusura pulita e sapida.

Abbinamenti gastronomici

Il Saint-Pierre 2024 si abbina perfettamente a piatti di pesce leggero, frutti di mare, insalate di mare e antipasti delicati. Ottimo anche con formaggi freschi, crostacei e piatti vegetariani raffinati, esaltando la freschezza e la mineralità tipica dei Chablis Village.

Scheda tecnica – Chablis Village Saint-Pierre 2024

• Regione: Chablis, Borgogna

• Varietà: 100% Chardonnay

• Appellazione: Chablis Village AOC

• Superficie vitata: 4,28 ha

• Esposizione: nord-ovest, 200 m s.l.m.

• Età media vigneti: 30 anni

• Vendemmia: meccanica, 20 settembre 2024

• Vinificazione: fermentazione alcolica e malolattica in acciaio a temperatura controllata

• Affinamento: 12 mesi in acciaio

• Chiarifica: bentonite

• Filtrazione: kieselguhr

• Produzione: 2.700 bottiglie

• Tappi: 100% sughero naturale

• Alcol: 13% vol.

• Temperatura di servizio: 11–13 °C

• Contiene solfiti

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Cantina Jean & Sébastien Dauvissat

La storia di una famiglia legata a Chablis

La famiglia Dauvissat rappresenta da oltre un secolo un punto di riferimento a Chablis. La cantina affonda le sue radici nel 1899, quando iniziò l’avventura vitivinicola che oggi è portata avanti da Sébastien, insieme alla madre Evelyne, dopo la scomparsa di Jean. La cantina si trova sotto la casa di famiglia del XVII secolo, proprio all’ingresso del borgo di Chichée. Un luogo dove tradizione e memoria si intrecciano con la visione moderna di una produzione che ha sempre privilegiato la qualità alla quantità. Il primo imbottigliamento ufficiale, avvenuto nel 1963, rappresentò un momento cruciale che portò, in pochi decenni, a trasformare la tenuta in una delle realtà più apprezzate dell’intera denominazione Chablis.

Filosofia in vigna

L’azienda possiede circa 11 ettari di vigneti, distribuiti tra parcelle di prestigio situate sia in Grand Cru con esposizione a sud, sia in Premier Cru, orientati a sud-est. Le viti, con un’età media tra i 30 e i 50 anni, esprimono al meglio le caratteristiche del terroir, che qui è unico al mondo: il suolo kimmeridgiano. Questa particolare formazione geologica, composta da marne e calcare dell’alto Giurassico con fossili marini risalenti a oltre 145 milioni di anni fa, conferisce ai vini una personalità inconfondibile. La filosofia in vigna privilegia pratiche attente all’equilibrio naturale, puntando a raccogliere uve sane e concentrate, capaci di raccontare la tipicità più autentica di Chablis.

L’approccio in cantina

Il lavoro in cantina riflette una ricerca costante di equilibrio tra tradizione e innovazione. La fermentazione e l’affinamento avvengono prevalentemente in acciaio, scelta che esalta la freschezza, la mineralità e la precisione aromatica tipiche dei vini di questa zona. Tuttavia, in alcune annate, soprattutto quando le vendemmie risultano più limitate, una parte dei Premier Cru viene elevata anche in legno, in modo da aggiungere complessità senza mai coprire l’identità del terroir. Questa attenzione permette di ottenere vini eleganti, longevi e riconoscibili, capaci di parlare della loro origine in maniera nitida e coerente.

Visione e identità della cantina

Jean e Sébastien Dauvissat hanno saputo costruire un legame profondo tra la storia familiare e il futuro della denominazione. L’obiettivo è sempre stato quello di imbottigliare l’intera produzione – oggi circa 50.000 bottiglie annue – mantenendo uno stile che fosse fedele alla purezza del terroir e all’espressione più autentica dello Chardonnay coltivato a Chablis. Questa filosofia li distingue come produttori capaci di interpretare il territorio con rigore e passione, offrendo vini che uniscono freschezza, mineralità e grande potenziale di invecchiamento.