Rosso di Montalcino Palazzo 2023

Overview

Il Rosso di Montalcino Palazzo 2023 rappresenta l’anima più fresca, immediata e vibrante della cantina, un’espressione autentica di Sangiovese che unisce frutto limpido, dinamica acidità e un profilo aromatico elegante e disinvolto. L’annata 2023, solare e ben equilibrata, ha permesso di ottenere uve dalla maturazione regolare e intensa, dando vita a un vino che brilla per pulizia, precisione e slancio. Questo Rosso vuole essere il volto quotidiano ma raffinato di Montalcino, capace di conquistare per la sua accessibilità e allo stesso tempo per la sua complessità. È un vino che interpreta il territorio con immediatezza ma non rinuncia a profondità e identità.

Storia del Vino

Il Rosso di Montalcino è storicamente il vino che permette alla cantina di mostrare il Sangiovese in una versione più giovane ma sempre fedele al terroir. La famiglia Loia lo produce con la stessa attenzione dedicata al Brunello, selezionando le uve che meglio esprimono fragranza e vivacità. Il 2023 nasce da un percorso segnato da una cura rigorosa in vigna, dove la freschezza dell’annata ha valorizzato la componente aromatica e la struttura tannica morbida. È un vino che racconta esperienza, conoscenza del territorio e una visione produttiva centrata sulla qualità, anche nelle etichette più immediate.

Filosofia in Vigna

I vigneti si trovano a 320 metri di altitudine con esposizione Sud-Est, in suoli aridi e sassosi che favoriscono un naturale equilibrio tra ricchezza aromatica e tensione minerale. Le viti, con un’età media di 27 anni, vengono curate con pratiche di agricoltura integrata, mantenendo rese contenute e un’attenzione costante alla salute della pianta. Durante il ciclo vegetativo si effettuano selezioni naturali dei grappoli, sfogliature e controlli continui per garantire uniformità di maturazione. La raccolta avviene esclusivamente a mano, così da preservare integrità e qualità del frutto, elementi fondamentali per un Rosso di Montalcino di livello superiore.

Approccio in Cantina e Varietà

Il Rosso di Montalcino 2023 è prodotto da 100% Sangiovese, vinificato in vasche d’acciaio inox da 35–45 hl, con una macerazione di 18–20 giorni a temperatura controllata per estrarre profumi nitidi e tannini delicati. L’affinamento prevede 12–15 mesi in botti di rovere da 20–25 hl, un passaggio che dona rotondità, equilibrio e una leggera speziatura capace di arricchire il profilo aromatico senza sovrastarlo. Il vino riposa poi 6–8 mesi in bottiglia, raggiungendo un’armonia completa tra freschezza, struttura e complessità. Il risultato è un Rosso di Montalcino che unisce immediatezza e eleganza in modo impeccabile.

Note di Degustazione

• Colore: rubino luminoso con sottili riflessi granati.

• Olfatto: profondo, ampio e fragrante, con note floreali fresche, spezie fini e piccoli frutti rossi croccanti.

• Palato: caldo, avvolgente e sapido, sostenuto da acidità vibrante, tannini vellutati e una chiara impronta minerale; finale lungo e piacevolmente armonico.

Abbinamenti

Il Rosso di Montalcino Palazzo 2023 accompagna perfettamente piatti della tradizione toscana come i pici al ragù, pasta al tartufo bianco delle Crete Senesi, ribollita e zuppe rustiche. Si abbina magnificamente anche a Pecorino di Pienza stagionato, salumi artigianali locali e specialità di Cinta Senese. La sua versatilità lo rende ideale sia per la cucina quotidiana che per i menu più ricercati, grazie alla struttura equilibrata e alla freschezza persistente.

Scheda Tecnica

• Annata: 2023

• Denominazione: Rosso di Montalcino DOC

• Uve: 100% Sangiovese

• Zona di produzione: Comune di Montalcino

• Esposizione: Sud-Est – 320 m s.l.m.

• Terreni: aridi e sassosi

• Età media viti: 27 anni

• Sistema d’allevamento: cordone speronato

• Vendemmia: ultimi giorni di settembre – inizio ottobre, raccolta manuale

• Vinificazione: 18–20 giorni in acciaio inox, 28 °C

• Invecchiamento: 12–15 mesi in botti di rovere da 20/25 hl

• Affinamento in bottiglia: 6–8 mesi

• Produzione: 6.000 bottiglie

• Altri formati: 0,375 L – 1,5 L

• Gradazione alcolica: 14,5%

• Temperatura di servizio: 16–18 °C

• Contiene solfiti

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Cantina Palazzo – Storia e Origini

La storia della Cantina Palazzo affonda le sue radici nel 1983, quando Cosimo Loia acquistò la tenuta quasi per caso, guidato forse da un segno del destino: quel nome, “Palazzo”, coincideva con il cognome della moglie Antonietta. Questo episodio diede avvio a una visione familiare che, già dal 1986, coinvolse anche i figli nella produzione del vino. La proprietà, impreziosita da una casa colonica del ’700, fu nel tempo restaurata con attenzione, preservando l’architettura originaria dei casali toscani e diventando il cuore pulsante dell’azienda. Da allora la famiglia Loia ha intrecciato la propria storia con quella del territorio, trasformando la tenuta in un luogo dove tradizione e identità rurale si esprimono attraverso una viticoltura consapevole e profondamente legata al paesaggio.

Filosofia in Vigna

La filosofia agricola dell’azienda si fonda su un approccio rigoroso e responsabile, espresso attraverso la scelta dell’Agricoltura Integrata. Questo metodo privilegia esclusivamente concimi e trattamenti organici provenienti dalla coltura biologica, garantendo un equilibrio naturale che tutela la biodiversità e preserva il suolo. I terreni della tenuta, ricchi di galestro calcareo e argille originarie, offrono un substrato ideale per la viticoltura, favorendo un radicamento profondo e una maturazione lenta e armonica delle uve. L’esposizione solare costante, dalle prime luci del mattino sino al tramonto, e la protezione delle brezze marine creano un microclima stabile e benefico. Una severa selezione dei grappoli nel corso dell’anno permette di ottenere solo le uve migliori, raccolte rigorosamente a mano per garantire integrità e qualità.

Approccio in Cantina

L’approccio adottato in cantina riflette la stessa cura che avviene tra i filari: un equilibrio attentamente preservato tra innovazione tecnica e rispetto della tradizione. Gli ambienti destinati alla vinificazione sono stati completamente ammodernati, integrando attrezzature di ultima generazione che permettono un controllo preciso delle fermentazioni e della maturazione. Nonostante l’adozione di tecnologie avanzate, l’obiettivo rimane quello di esaltare l’espressività naturale del frutto, senza forzature, seguendo con sensibilità ogni fase di trasformazione. La cantina diventa così un luogo dove la precisione enologica incontra la memoria contadina, permettendo ai vini di esprimere autenticità, profondità aromatica e forte legame con il territorio.

Identità della Tenuta e Visione Futura

Oltre alla produzione di vino, il Podere rappresenta un vero e proprio luogo dell’anima: una struttura storica del ’700 riportata a nuova vita mantenendo l’impronta architettonica toscana e integrando funzionalità contemporanee. La famiglia Loia ha scelto di unire estetica, sostenibilità e ospitalità, facendo della tenuta un simbolo della propria dedizione e della volontà di preservare un’eredità culturale. Oggi la Cantina Palazzo guarda al futuro con determinazione, mantenendo al centro l’artigianalità e la biodiversità come valori fondanti. Ogni bottiglia incarna un equilibrio profondo tra natura, lavoro umano e territorio, confermando l’identità di un’azienda che cresce senza rinunciare alle sue radici più autentiche.