Orangino 2023 La Cattiva
18,00 € Il prezzo originale era: 18,00 €.15,90 €Il prezzo attuale è: 15,90 €.
| Annata | 2023 |
|---|---|
| Produttore | La Cattiva |
| Tipologia | Vino Bianco, Vino Macerato |
| Provenienza | Italia |
| Formato | 75 Cl |
| Vitigno | Malvasia, Sauvignon Blanc, Trebbiano |
| Bollino | Acciaio, Lieviti Indigeni, Naturale, No So2 Aggiunta |
Orangino 2023 – Masseria La Cattiva
Overview
Orangino 2023 è la versione più fresca e vibrante dell’universo Orange di Masseria La Cattiva. Se l’Orange 2022 nasceva dall’anfora, questo vino viene invece vinificato in acciaio, rivelando un profilo più immediato e dinamico. Ottenuto da un blend di Malvasia, Trebbiano e Sauvignon, combina eleganza aromatica, freschezza naturale e spontaneità. È un vino che conserva la stessa filosofia del “gioco e danza” della cantina, ma declinato con uno stile più agile e diretto, perfetto per accompagnare momenti conviviali e spensierati.
La storia del vino
Orangino 2023 nasce dal desiderio di ampliare la sperimentazione di Masseria La Cattiva, creando un vino che mantenesse il fascino delle lunghe macerazioni, ma con un’impronta più immediata. Il nome stesso suggerisce un carattere vivace e solare, un piccolo “fratello” dell’Orange, capace di trasmettere passione e creatività con un approccio più diretto. La scelta delle uve Malvasia, Trebbiano e Sauvignon riflette la volontà di combinare tradizione e freschezza internazionale, dando vita a un progetto enologico dal respiro ampio.
Filosofia in vigna
Le uve provengono da vigneti coltivati in biologico, raccolti a mano con attenzione per preservare tutta la qualità del frutto. La Malvasia contribuisce con la sua aromaticità, il Trebbiano con la sua freschezza e acidità, mentre il Sauvignon dona note vivaci e una struttura equilibrata. In vigna, come da filosofia aziendale, gli interventi sono ridotti al minimo: solo rame e zolfo come trattamenti, gestione manuale delle viti e massimo rispetto per la natura. Questa cura si traduce in grappoli sani e carichi di espressività territoriale.
Approccio in cantina
In cantina, Orangino 2023 segue la stessa impronta di naturalità che caratterizza tutti i vini della Masseria, ma con vinificazione in acciaio inox. La fermentazione è spontanea, senza aggiunta di lieviti selezionati né solfiti, e avviene a contatto con le bucce per periodi controllati, così da mantenere intensità aromatica e al tempo stesso freschezza. L’acciaio esalta la purezza del frutto e dona linearità, garantendo un sorso nitido, croccante e di grande bevibilità.
Note di degustazione
Colore: giallo dorato luminoso con riflessi aranciati delicati.
Olfatto: profumi intensi di fiori bianchi, frutta tropicale e agrumi, arricchiti da leggere sfumature erbacee.
Palato: fresco e vibrante, con equilibrio tra aromaticità e acidità, finale persistente e minerale.
Abbinamenti
Orangino 2023 è il compagno ideale per aperitivi, antipasti di mare, crudi di pesce e piatti vegetariani speziati. Perfetto con formaggi a pasta molle e piatti etnici leggeri, grazie alla sua combinazione di freschezza e complessità aromatica. Un vino che invita alla convivialità, versatile e capace di sorprendere in diverse occasioni gastronomiche.
Scheda tecnica
Nome: Orangino 2023
Uve: Malvasia, Trebbiano, Sauvignon
Vinificazione: fermentazione spontanea in acciaio inox
Macerazione: a contatto con le bucce
Gradazione alcolica: 11–12%
Temperatura di servizio: 10–12 °C
Contiene solfiti
Vedi tutti i prodotti di La Cattiva
Masseria La Cattiva
La storia di Masseria La Cattiva
La storia di Masseria La Cattiva nasce quasi per caso, come spesso accade alle avventure più autentiche. Tutto ha inizio nel 2018, quando un gruppo di amici decide di dare nuova vita a una masseria dismessa a Turi, in provincia di Bari. Marianna, proprietaria dell’antica struttura, custodisce terreni e vigneti ereditati dalla famiglia, ma mai realmente dedicati alla produzione di vino. Il desiderio di sperimentare, unito alla passione per la viticoltura, porta il gruppo a vinificare i primi quintali d’uva. L’entusiasmo e i risultati incoraggianti li spingono ad affittare i vigneti e a intraprendere un percorso ambizioso. Già nel 2019, la masseria si trasforma in un progetto concreto, animato da un profondo rispetto per la terra e dalla voglia di produrre vini sinceri e legati al territorio.
Filosofia in vigna
Nei vigneti di Masseria La Cattiva, situati a Sammichele di Bari, la filosofia agricola è chiara: lavorare in armonia con la natura, senza compromessi. Gli oltre 7 ettari di viti, impiantati nel 2001, sono condotti secondo i principi del biologico fin dall’origine. Ogni operazione è manuale, dalla potatura alla vendemmia, con un approccio artigianale che mette al centro la vitalità del suolo e la salute delle piante. Gli unici trattamenti consentiti sono quelli a base di rame e zolfo, a testimonianza di una scelta di intervento minimo e di una profonda fiducia nell’equilibrio naturale del vigneto. Le varietà coltivate sono un mosaico della tradizione pugliese e italiana: Primitivo, Negroamaro, Aleatico, Montepulciano, Aglianico, Trebbiano, Malvasia Bianca e Malvasia Nera.
L’approccio in cantina
La filosofia di rispetto che guida il lavoro in vigna si riflette pienamente anche in cantina. Qui, le uve vengono trasformate con fermentazioni spontanee, senza utilizzo di lieviti selezionati o additivi chimici. L’obiettivo è esaltare l’identità del territorio, permettendo al vino di esprimersi liberamente e senza forzature. La scelta di non aggiungere solfiti né correttivi enologici evidenzia il desiderio di creare prodotti puri, specchio fedele delle uve e del terreno calcareo e sassoso di Gioia del Colle. Ogni vino diventa così una narrazione liquida del paesaggio, un’esperienza autentica che unisce mineralità, freschezza e carattere.
Il territorio e l’identità
Il cuore pulsante di Masseria La Cattiva è il territorio del Primitivo di Gioia del Colle, un’area che gode di un microclima ideale e di una collocazione privilegiata a circa 280 metri di altitudine. La natura calcareo-sassosa dei terreni dona ai vini acidità, freschezza e un carattere minerale distintivo. La scelta di ridurre al minimo gli interventi, sia in vigna sia in cantina, non è soltanto una filosofia produttiva, ma un atto di fiducia verso il potenziale di questo territorio unico. In ogni bottiglia c’è la volontà di preservare la spontaneità, di valorizzare la biodiversità e di offrire un vino che racconti con sincerità la sua origine. Masseria La Cattiva non produce semplicemente vino, ma custodisce e restituisce al calice l’anima della Puglia più autentica.
Ti potrebbe interessare…
Martin Arndorfer Anina Verde 2021
27,70 €Il prezzo originale era: 27,70 €.25,90 €Il prezzo attuale è: 25,90 €.
