Overview

Il Montepulciano d’Abruzzo “Sedici 29” 2020 di Podere della Torre è un vino di straordinaria intensità e personalità, frutto di una produzione limitata e di un profondo rispetto per la tradizione abruzzese. Proveniente da uve Montepulciano in purezza da agricoltura biologica certificata, rappresenta la massima espressione del territorio di Spoltore, dove clima, suoli e savoir-faire si fondono per dare vita a un rosso ricco, complesso e longevo. L’annata 2020 si distingue per eleganza, concentrazione e equilibrio perfetto tra frutto, struttura e freschezza.

Storia del vino

Il nome “Sedici 29” richiama una particella di terreno storica, identificata dal foglio catastale n.16 e particella n.29, da cui nasce il vigneto originario della famiglia. Questo cru rappresenta il cuore pulsante della produzione aziendale, un simbolo del legame profondo tra Podere della Torre e la propria terra. Ogni annata è un racconto di radici, passione e identità, un tributo all’essenza più autentica del Montepulciano d’Abruzzo.

Filosofia in vigna

Le uve provengono da vecchie vigne allevate a tendone, impiantate tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90, situate su colline argilloso-calcaree esposte a sud. L’approccio biologico certificato e la gestione agronomica naturale consentono di ottenere grappoli perfettamente maturi, concentrati e ricchi di polifenoli. Le rese sono volutamente basse, inferiori ai 60 q/ha, per garantire una densità aromatica e strutturale di alto livello. Tutte le operazioni vengono eseguite manualmente, dalla potatura alla raccolta, con un’attenzione quasi artigianale.

Approccio in cantina

Le uve vengono raccolte a mano, diraspate e pigiate delicatamente. Segue una macerazione lunga sulle bucce di circa 20 giorni, a temperatura controllata, per estrarre colore e complessità. La fermentazione alcolica è spontanea, condotta da lieviti autoctoni, mentre la malolattica avviene naturalmente in legno. L’affinamento prosegue per 24 mesi in barrique e tonneaux di rovere francese, seguiti da un periodo di riposo in bottiglia. Il risultato è un vino profondo, elegante e dinamico, che coniuga potenza e finezza con grande precisione.

Note di degustazione

Colore: rosso rubino compatto con riflessi granato.
Olfatto: complesso e stratificato, con note di amarena matura, prugna, liquirizia, spezie dolci, tabacco e un tocco balsamico.
Palato: pieno, avvolgente e armonico, con tannini setosi e ben fusi, ottima freschezza e lunga persistenza. L’equilibrio tra struttura e eleganza lo rende un Montepulciano di grande classe, capace di evolversi per anni.

Abbinamenti gastronomici

Ideale con carni rosse importanti, selvaggina, brasati, arrosti e formaggi stagionati. Perfetto anche come vino da meditazione, da gustare in calici ampi a temperatura controllata per apprezzarne tutta la complessità aromatica.

Scheda tecnica

• Uve: 100% Montepulciano da coltivazione biologica certificata

• Vigneti: tendone, età media 30-35 anni

• Terreno: argilla e calcare

• Vinificazione: macerazione lunga, fermentazione spontanea, malolattica in legno

• Affinamento: 24 mesi in barrique e tonneaux, poi bottiglia

• Formato: 0,75 L – tappo in sughero naturale

• Gradazione alcolica: 14,5% vol

• Temperatura di servizio: 18 °C

• Zona di produzione: Spoltore (PE), Abruzzo

• Contiene solfiti

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Podere della Torre – Cantina Abruzzese

La storia & identità

Podere della Torre nasce come realtà vitivinicola artigianale immersa nelle colline dell’Abruzzo, con una forte vocazione al biologico. Il loro sito parla chiaro: radici profonde, tramandate con passione e rispetto per il territorio e per la vigna. La tradizione contadina si unisce a una filosofia moderna: produrre vino in maniera artigianale, puntando su tracciabilità, autenticità e un forte legame con il paesaggio abruzzese. Storia, passioni e cori culturali locali sembrano intrecciarsi nel loro progetto, che vuole portare “dalle colline al calice” l’espressione più genuina del luogo.

Filosofia in vigna & coltivazione biologica

Podere della Torre coltiva in biologico come scelta di vita, per convinzione autentica, non dettata solo dalle mode. Questo implica che non usano fitofarmaci convenzionali o pratiche intensive, ma metodi più sostenibili, rispettosi del suolo, della biodiversità e dell’equilibrio naturale. Le vigne sono curate con attenzione, probabilmente con vitigni autoctoni (dato che siamo in Abruzzo), in terreni collinari che favoriscono la ventilazione e l’esposizione, elementi che nella zona incidono molto sul profilo aromatico e sulla freschezza dei vini.

La cantina & le pratiche produttive

Non ho trovato nel sito dati precisi come la vinificazione, affinamento o uso di legno vs acciaio; sappiamo che è un vino di fattoria, quindi si presuppone che gran parte della produzione sia gestita internamente, con vinificazione artigianale. C’è una forte enfasi su trasparenza, rispetto della materia prima e biologico. Offrono visite, degustazioni e un’area dedicata, il che lascia intuire che la cantina è attrezzata per accogliere il pubblico e far capire il proprio prodotto “dal vivo”.

Territorio, vite & uomo

Il territorio è quello dell’Abruzzo collinare — probabile presenza di altitudini medie, suoli variabili, clima mediterraneo mitigato da condizioni montane (rinfrescamenti, ventilazione). L’uomo ha una parte centrale: ci sono sezioni “Uomini”, “Identità” nel sito, il che significa che la componente umana, le persone dietro il vino, è considerata fondamentale. Questo spesso si traduce in vini con personalità, legati alla mano del produttore, che non cercano uniformità ma espressività.