Livel 2018 Barbacan

Livèl 2018 – Valtellina – Barbacàn

Overview

Il Livèl 2018 di Barbacàn è un vino naturale di montagna, autentico e profondo, che nasce nel cuore della Valtellina, tra terrazze scoscese e muretti a secco sospesi sopra le valli alpine. È un rosso che racchiude la forza e la purezza della Chiavennasca (Nebbiolo valtellinese) e l’energia delle antiche varietà locali come Rossola, Chiavennaschino e Pignola. Espressione di un territorio impervio e incontaminato, il Livèl è un vino che coniuga tradizione, sensibilità contadina e uno spirito contemporaneo, restituendo nel calice la voce più sincera delle Alpi Retiche.

La storia del vino

Il nome “Livèl” richiama le antiche parcelle vitate che costellano le pendici di San Giacomo di Teglio, dove la famiglia Sega custodisce con devozione vigne storiche poste fino a 600 metri di altitudine. Qui, la viticoltura è ancora eroica: ogni grappolo è raccolto a mano, ogni gesto è il frutto di esperienza e rispetto. L’annata 2018, equilibrata e regolare, ha permesso di ottenere uve sane, ricche di aromi e con una maturazione lenta e armoniosa. Ne nasce un vino che unisce potenza e grazia, portando nel bicchiere il respiro della montagna e la memoria delle generazioni che hanno scolpito la Valtellina con le loro mani.

Filosofia in vigna

In vigna, Barbacàn segue un approccio agroecologico e naturale, dove l’uomo accompagna la natura senza forzarla. Le vigne di Chiavennasca e delle altre varietà autoctone crescono su suoli sabbiosi e sciolti di origine granitica, ricchi di minerali e capaci di donare una spiccata impronta sapida e minerale al vino. Le pendenze elevate, l’altitudine e le forti escursioni termiche favoriscono uve di straordinaria concentrazione aromatica. Nessun diserbo chimico, nessun intervento invasivo: solo ascolto, osservazione e rispetto. È da questa armonia tra uomo e montagna che nasce la vera identità del Livèl.

Approccio in cantina

La vinificazione del Livèl 2018 è condotta nel pieno rispetto delle pratiche tradizionali valtellinesi, con un processo totalmente naturale. Dopo la raccolta manuale, le uve vengono diraspate e poste in infusione per circa 90 giorni, durante i quali avviene una fermentazione spontanea con lieviti indigeni. Segue un lungo affinamento: 3 anni in botti grandi di rovere e ulteriori 2 anni in bottiglia, per permettere al vino di maturare lentamente, sviluppando profondità e complessità. Nessuna filtrazione, nessuna chiarifica: solo il tempo e la materia viva dell’uva. Il risultato è un vino sincero, integro, di straordinaria eleganza alpina.

Note di degustazione

Colore: rosso rubino brillante, con riflessi granati che preannunciano profondità.
Olfatto: intenso e raffinato, con sentori di piccoli frutti rossi, ribes e lampone, intrecciati a note speziate e di erbe alpine.
Palato: fresco, equilibrato e minerale, con tannini setosi e una persistenza lunga e sapida, che richiama la roccia e la purezza del granito. È un vino che parla lentamente, rivelando nel tempo la sua anima complessa e autentica.

Abbinamenti

Il Livèl 2018 è perfetto con carni stufate, selvaggina, brasati e formaggi stagionati di montagna. La sua eleganza minerale accompagna anche piatti a base di funghi o risotti saporiti. È un vino da meditazione, ideale per chi cerca nel calice una connessione vera con il territorio e la tradizione alpina. Può invecchiare a lungo, evolvendo in finezza e profondità.

Scheda tecnica

• Denominazione: Vino rosso – Valtellina

• Produttore: Barbacàn

• Annata: 2018

• Vitigni: 90% Chiavennasca (Nebbiolo), 10% Rossola, Chiavennaschino, Pignola

• Altitudine: circa 600 m s.l.m.

• Terreno: sabbioso e sciolto, di origine granitica

• Fermentazione: spontanea con lieviti indigeni

• Macerazione: circa 90 giorni

• Affinamento: 3 anni in botti grandi di rovere + 2 anni in bottiglia

• Gradazione alcolica: 13,5% vol

• Temperatura di servizio: 16–18°C

• Contiene solfiti

Vedi tutti i prodotti di Barbacan

Barbacan

La storia

Nel cuore della Valtellina, tra i ripidi pendii di San Giacomo di Teglio, nasce Barbacan, una piccola realtà agricola che unisce tradizione, famiglia e territorio. Fondata da Angelo Sega e oggi portata avanti dai figli Luca e Matteo, l’azienda rappresenta l’anima contadina delle Alpi, dove ogni gesto è ancora radicato nel ritmo della natura. Nei suoi sei ettari di vigneti terrazzati, Barbacan coltiva la Chiavennasca, nobile espressione del Nebbiolo valtellinese, insieme ad antichi vitigni autoctoni che raccontano la storia agricola della valle. Ogni vendemmia è un atto di memoria, un dialogo continuo tra passato e presente.

Filosofia in vigna

Barbacan crede in una viticoltura naturale, dove l’uomo non domina la vigna ma la accompagna con rispetto e consapevolezza. L’approccio agronomico si fonda sull’osservazione costante del paesaggio alpino: lo scioglimento delle nevi, la maturazione del fieno nei prati, le sorgenti che affiorano dalla roccia sono segnali che guidano le decisioni in campo. In vigna non si impone, si ascolta. L’obiettivo è preservare la vitalità del suolo e il pluralismo genetico dei vitigni tradizionali, mantenendo intatta l’identità culturale della montagna. Le pratiche manuali, tramandate da generazioni, sostituiscono ogni forma di intervento invasivo.

Approccio in cantina

In cantina Barbacan traduce la spontaneità della natura in vino, senza artifici né manipolazioni. Le uve, raccolte sane e vive, vengono accompagnate attraverso fermentazioni spontanee che rispettano la biodiversità dei lieviti indigeni. Nessun additivo superfluo, nessuna filtrazione aggressiva: solo l’essenza del frutto e del luogo. L’idea è quella di esprimere ogni annata con la sua verità, valorizzando le differenze climatiche e i micro-terroir che caratterizzano le vigne di Teglio. La mano dell’uomo si percepisce, ma come guida discreta, capace di interpretare senza alterare.

L’identità di un popolo alpino

Barbacan è molto più di una cantina: è una dichiarazione d’amore per la montagna e per la cultura viticola valtellinese. Ogni bottiglia racconta il legame tra l’uomo e la sua terra, un equilibrio fragile ma vitale che nasce dall’ascolto e dalla dedizione. I vini di Barbacan sono specchio di un ambiente duro e autentico, dove la fatica quotidiana diventa poesia liquida. In essi vive la memoria di chi ha costruito e curato i muretti a secco, l’eco del vento che attraversa i filari, la luce tersa delle Alpi che disegna il profilo dei grappoli. È qui che la Chiavennasca ritrova la sua voce più sincera e più umana.