Drogone Lambic – Brasserie Cantillon

L’incontro tra birra e vino naturale

Drogone Lambic nasce da una collaborazione unica tra Brasserie Cantillon e Cantina Giardino, unendo due mondi che condividono la stessa filosofia artigianale e naturale. Si tratta di un blend che combina il carattere inconfondibile del lambic di 3 anni con la complessità aromatica delle vinacce di uva Aglianico, espressione autentica del territorio campano.

Un processo produttivo ancestrale

Le uve utilizzate in questa creazione hanno subito una macerazione pellicolare di 3 mesi in botti di castagno, prima di essere unite al lambic. Questo procedimento conferisce alla birra un ventaglio di aromi che richiama tanto la tradizione vinicola quanto quella birraria, creando un ponte sensoriale raro e affascinante.

Profili aromatici e gusto

Nel calice, Drogone Lambic si presenta con un colore rosso rubino profondo. Al naso emergono sentori vinosi, note di frutti rossi maturi, sfumature speziate e una sottile acidità. Al palato si ritrova una struttura decisa ma equilibrata, con un sorso acidulo, fresco e complesso, che richiama tanto il vino quanto il lambic tradizionale.

Scheda tecnica

• Produttore: Brasserie Cantillon

• Paese: Belgio

• Stile: Lambic – Gueuze (collaborazione)

• Gusto: Acidulo

• Alcol: 7% vol

• Colore: Rosso rubino

• Peso: 1,4 kg

• Scadenza: oltre 6 mesi

• Ingredienti: acqua, malto d’orzo, luppolo, lievito, vinacce di uva (contiene glutine)

Abbinamenti

Perfetta con formaggi stagionati e affinati, carni rosse grigliate, piatti speziati della cucina mediterranea. Ottima anche da sola, per un’esperienza meditativa che unisce due tradizioni artigianali.

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Ariano Arpinio, Campania

Una azienda splendida, senza compromessi con l’obiettivo di non altere l’equilibrio naturale, quanto piuttosto di assecondarlo.

L’anno di fondazione ufficiale è il 2003 ma in realtà di fatto produce vini, almeno a livello sperimentale, dal 1998. Antonio, Daniela e gli altri soci hanno come obiettivo la produzione di vino vero, schietto ed evocativo del territorio, senza sofisticazioni, come piace a noi.

Gli ettari vitati sono 25, tutti a 500 metri di altezza e con piante anche di 90 anni. Qui vengono allevati solo i vitigni autoctoni del territorio, come l’Aglianico, il Fiano ed il Greco.

Le macerazioni sono lunghissime, anche fino a 6 mesi in contenitori come legno non di primo passaggio ed anfore, di terracotta e gres. Le fermentazioni spontanee con lieviti autoctoni, ed il vino viene imbottigliato senza filtrazioni o chiarifiche nè aggiunta di anidride solforosa