Notte in Bianco 2021 Vini Clandestini

Notte in Bianco 2021 – L’essenza selvaggia del bianco macerato secondo Vini Clandestini

Un vino anarchico, contadino e vivo, figlio delle notti marchigiane

Il Notte in Bianco 2021 è il bianco macerato simbolo della visione radicale di Vini Clandestini. Un vino che nasce sulle colline che abbracciano Offida, nelle Marche, dove i vigneti vengono coltivati senza alcun intervento chimico, in regime totalmente manuale e rispettoso. Le uve provengono da vecchie vigne miste, dominate da Trebbiano e Malvasia con presenze minori di varietà locali a bacca bianca, coltivate su suoli calcarei e argillosi che donano energia e tensione.

In vigna si lavora con discrezione, lasciando che la natura si esprima liberamente. Le piante convivono con erbe spontanee e fiori, in un ecosistema vivo che si riflette nel vino. La vendemmia è rigorosamente manuale, spesso effettuata nelle ore più fresche, quando la luce lascia spazio alla penombra – da qui il nome evocativo “Notte in Bianco”.

In cantina, Notte in Bianco segue una fermentazione spontanea con le bucce, senza controllo della temperatura né utilizzo di lieviti selezionati. La macerazione può durare anche due o tre settimane, a seconda dell’annata e dell’intuizione del vignaiolo. Nessuna chiarifica, nessuna filtrazione, nessun solfito aggiunto. Il vino affina in vetroresina o acciaio, sulle fecce fini, sviluppando struttura e profondità senza perdere freschezza. Ne risulta un bianco torbido, pieno, aromatico, vibrante, con tannini appena accennati e una sorprendente verticalità.

Notte in Bianco 2021 è un vino rurale e diretto, perfetto per chi cerca verità liquida nel bicchiere. Si abbina bene a piatti speziati, cucine orientali, formaggi stagionati e zuppe rustiche. Ma sa anche parlare da solo, come un racconto che va ascoltato in silenzio.

Scheda tecnica

• Annata: 2021

• Denominazione: vino bianco macerato

• Vitigni: Trebbiano, Malvasia e Pecorino

• Suolo: calcareo-argilloso

• Vinificazione: fermentazione spontanea con macerazione sulle bucce

• Affinamento: in vetroresina o acciaio sulle fecce fini

• Solforosa: non aggiunta

• Gradazione alcolica: circa 11,5%

• Temperatura di servizio: 12–14°C

• Abbinamenti consigliati: cucina asiatica, formaggi stagionati, verdure speziate, legumi

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Vini Clandestini – Natura, anarchia e verità nel cuore delle Marche

Un progetto agricolo radicale tra Offida e l’Appennino

Nel cuore delle Marche, tra le colline che abbracciano Offida, sorge Vini Clandestini, una piccola realtà agricola e vinicola fondata su una visione radicale, autentica e profondamente personale del vino. Lontana da qualsiasi formalità enologica, questa cantina interpreta la natura come unica guida, scegliendo di lavorare fuori da qualsiasi disciplinare, lontano dalle regole imposte dal mercato o da una certa idea di “correttezza tecnica”. Il nome stesso, “Vini Clandestini”, racconta un’anima ribelle, indipendente, che mette al centro la spontaneità del vino e la sincerità del territorio.

Agricoltura viva e senza compromessi

Tutto comincia in vigna, dove le uve crescono su suoli calcarei e argillosi, a cavallo tra le dolci pendenze marchigiane e le brezze dell’Adriatico. I vigneti sono coltivati senza uso di erbicidi, diserbanti o trattamenti invasivi. La gestione è manuale, rispettosa, guidata dall’osservazione e dalla pazienza. Le varietà sono per lo più autoctone: Passerina, Pecorino, Trebbiano, Malvasia, Sangiovese, e altre ancora, vinificate in purezza o in blend secondo l’annata e l’ispirazione. La biodiversità è elemento centrale: accanto alla vite crescono spontaneamente erbe officinali, che diventano protagoniste anche di vermut agricoli prodotti in azienda.

In cantina solo fermentazioni spontanee e zero artifici

La vinificazione è coerente con l’approccio agricolo: fermentazioni esclusivamente spontanee, senza lieviti selezionati, enzimi o chiarifiche. Il vino segue il suo corso naturale, con affinamenti lenti in acciaio o vetroresina, sulle fecce fini. Non vengono effettuate filtrazioni e nella maggior parte dei casi non viene aggiunto alcun solfito. Ogni etichetta è frutto dell’annata, delle condizioni climatiche e delle intuizioni del momento. La cantina è un luogo di ascolto più che di intervento: qui il vino non viene “fatto”, viene lasciato essere.

Vini, vermut e sperimentazioni

Vini Clandestini produce una gamma di vini che spazia dai bianchi macerati, strutturati e profondi, ai rossi croccanti e selvaggi, fino a vermut intensamente aromatici, ottenuti da erbe officinali essiccate a mano e vinificazioni precise, ma sempre libere. Ogni bottiglia è un piccolo manifesto, un invito a dimenticare le etichette e ad ascoltare il vino, nudo e crudo, nella sua più radicale espressione artigianale.

Un linguaggio poetico e diretto, tra ribellione e verità

Vini Clandestini è molto più di un marchio: è una voce che parla di terra, di indipendenza e di visione. Una voce che sceglie di non conformarsi, di non filtrare né addolcire, di restare fedele solo a sé stessa. Ogni etichetta, ogni sorso racconta questa tensione, questa urgenza di essere autentici anche quando è scomodo. È un progetto vivo, che respira il tempo, la fatica e la bellezza della natura non addomesticata.