Vino senza solfiti: tutto quello che devi sapere
Vino senza solfiti
Cosa sono i solfiti?
Prima di affrontare il rapporto tra vino naturale e solfiti, è utile sapere cosa sono. I solfiti sono additivi utilizzati come conservanti per le loro proprietà stabilizzanti, antisettiche e antiossidanti. Nel vino, così come in altri alimenti, si trovano sotto forma di Bisolfito di Potassio, Bisolfito di Sodio o Anidride Solforosa.
Vino Naturale e Solfiti Aggiunti
Quando si parla di solfiti, è importante sapere che possono essere nocivi per la salute umana. Anche piccole quantità possono provocare disturbi significativi, come approfondiremo più avanti. Tuttavia, è importante chiarire un aspetto fondamentale: un vino completamente privo di solfiti non esiste. Anche il vino naturale contiene solfiti, ma la differenza sta nella loro origine:
- Nei vini naturali, i solfiti sono prodotti spontaneamente durante la fermentazione.
- Nei vini convenzionali, i solfiti vengono spesso aggiunti in grandi quantità.
Disciplina Biologica della Distribuzione di Solfiti nel Vino
La normativa europea regolamenta la presenza di solfiti nel vino biologico attraverso il Regolamento 848/2018/UE, che stabilisce limiti massimi:
- 100 mg/l per i vini rossi.
- 150 mg/l per i vini bianchi e rosati.
Per Apewineboxes, tali valori sono ancora troppo alti. Si auspica una revisione al ribasso, puntando a meno della metà di quanto attualmente consentito.
Solforosa Libera e Totale nel Vino Naturale
I solfiti sono presenti nel vino naturale perché prodotti naturalmente durante la fermentazione alcolica, quando i lieviti trasformano gli zuccheri in alcol, anidride carbonica e anidride solforosa. Questa componente, detta solforosa libera, è considerata "positiva" perché protegge naturalmente il vino. Se la solforosa totale (che include eventuali aggiunte) coincide o si discosta di poco dalla solforosa libera, significa che nel vino non sono stati aggiunti solfiti artificiali.
Vino Naturale e Vino Industriale
Nel mondo del vino industriale, spesso la qualità cede il passo alla quantità. Per garantire la conservazione, vengono aggiunti grandi quantitativi di anidride solforosa (spesso chilogrammi ogni 5000 litri) durante la fermentazione o prima dell'imbottigliamento. Questi vini, prodotti in serie, subiscono controlli su lieviti, temperature e antiossidanti, sacrificando la naturalezza. Nel vino naturale, invece, se vengono aggiunti solfiti, le quantità sono minime: per esempio, 3-5 grammi ogni 2000 litri per garantire la conservazione durante lunghi viaggi. Questo tipo di aggiunta, sebbene minima, è accettabile e non compromette l'essenza del vino naturale.
Quale vino non ha i solfiti?
Non esiste un vino completamente privo di solfiti, perché questi si formano naturalmente durante la fermentazione alcolica. Tuttavia, esistono vini senza solfiti aggiunti, che contengono solo quelli prodotti naturalmente dal processo fermentativo. Per chi è particolarmente sensibile ai solfiti, è consigliabile optare per vini naturali o biologici con una bassa solforosa totale, indicata spesso in etichetta.
Come eliminare i solfiti nel vino?
Purtroppo, una volta presenti, i solfiti non possono essere eliminati completamente. Alcuni metodi casalinghi, come far "respirare" il vino lasciandolo decantare, possono ridurne leggermente la percezione, ma non rimuovono la sostanza chimica. Per chi vuole evitare i solfiti aggiunti, la scelta migliore resta orientarsi verso vini naturali o biologici certificati.
Che disturbi danno i solfiti?
I solfiti possono causare diversi disturbi, soprattutto in persone sensibili o intolleranti. Tra i sintomi più comuni troviamo:
- Mal di testa.
- Nausea.
- Irritazioni cutanee.
- Problemi respiratori, particolarmente gravi in soggetti asmatici. Per questo motivo, è importante fare attenzione alle quantità di solfiti consumati, soprattutto se si hanno allergie o sensibilità note.
Come capire se il vino ha i solfiti?
In Europa, le normative obbligano i produttori a indicare in etichetta la presenza di solfiti se la quantità supera i 10 mg/l. Sulle bottiglie si trova solitamente la dicitura "Contiene solfiti", ma raramente viene specificata la quantità. Per avere maggiori informazioni, è utile:
- Consultare le schede tecniche del vino.
- Affidarsi a produttori trasparenti, che spesso comunicano anche i valori di solforosa totale e libera.
Il vino naturale senza solfiti non esiste, ma possiamo scegliere vini senza solfiti aggiunti o con minime aggiunte, che rispettano la qualità e l'ambiente. Bere vino naturale non significa consumare un prodotto "sano" - si tratta comunque di una sostanza alcolica - ma certamente meno nocivo rispetto ai vini industriali, grazie all'assenza di additivi chimici e a un approccio sostenibile alla produzione.