La Romania è un Paese che potremmo definire latino in un contesto slavo, dalle grandi affinità con la Francia piuttosto che con le Nazioni confinanti. Il Mar Nero ed i Carpazi descrivono una enorme curva al centro, moderando le estati calde e secche tipiche del clima continentale. Eppoi c'è il Danubio che corre lungo una pianura sabbiosa a sud eppoi ripiega a Nord, verso il suo Delta.
Le regioni degne di nota sono ben 6, tra cui la Moldavia (che confina con la Repubblica di Moldavia), a est dei Carpazi, di gran lunga la più estesa di Romania, con circa un terzo dei vigneti totali. Se la parte settentrionale della Moldova è una terra di vino bianco, la parte centro meridionale è quella con la produzione più variegata ed interessante, Il distretto di Vrancea può contare su ben 20000 ettari di vigneto, i cui centri più importanti sono Focsani, Cotesti, Nicoresti, Panciu e Odobesti.
Seguendo la curva dei Carpazi si giunge alle verdi colline di Munteania e Olteania; in Munteania in particolare si trova la sub regione di Dealu Mare, forse la migliore per i vini rossi, dove si allevano vitigni internazionali ed il promettente e corposo Feteasca Neagra. A Ovest di Dealu Mare segnaliamo anche la zona di Dragasani, zona di vini rossi leggeri ed ottenuti da vitigni locali come Novac, Negru de Dragasani e Cramposie selectionata, e di bianchi aromatici da Feteasca Regala, Muscat e Sauvignon.
A est, tra Danubio ed il breve tratto di costa del Mar Nero, la regione di Dobrogea vanta forse il miglior clima di tutta la Nazione, soleggiato e poco piovoso, qui, in particolare intorno all'area di Murfatlar, vengono prodotti eccellenti Chardonnay dolci ricavati da uve molto mature, cresciute su suoli calcarei e rinfrescate dalle brezze marine.
La parte nord occidentale della Romania denota chiare influenze ungheresi ed è così che nella regione di Banat si possono incontrare grandi vini in stile magiaro ottenuti dalle più prestigiose uve internazionali.
Infine la Transilvania rimane una sorta di isola al centro del Paese, con il suo altopiano a 500 metri sopra il livello del mare ed un clima tendenzialmente freddo e piovoso, favorevole solamente alla produzione di bianchi freschi ed esuberanti.
Negli anni '60 in Romania, come del resto in tutti i Paesi dell'ex Unione Sovietica, un grande programma di sviluppo converti enormi estensioni di terreno arabile in vigneti, che però oggi si sono ridotti a poco meno di 200000 ettari totali. La Romania continua ad essere il settimo produttore europeo con oltre 4 milioni di ettolitri che valgono un valore export di circa 35 milioni di euro.