Tremendi 2022 Infondo

Un rosato col fondo che sa essere elegante o rustico, a seconda di come lo versi

Il nome è giocoso, ma dentro “Tremendi” c’è tutta la serietà di chi ama il vino naturale e non vuole compromessi. Questo rosato frizzante rifermentato in bottiglia nasce da un’idea precisa: creare un vino conviviale, fresco e vibrante, che racconti la gioia di bere senza filtri. L’annata 2022 conferma lo stile inconfondibile di INFONDO: spontaneità, precisione contadina e quel tocco umano che rende ogni bottiglia un piccolo gesto d’amicizia. “Tremendi” si può versare decantato, per esaltarne la finezza, oppure agitato, per coglierne tutta la forza rustica del fondo.

In vigna: equilibrio e biodiversità nei Colli Veronesi

Le uve sono raccolte a mano a settembre, da vigne coltivate in regime biologico, senza prodotti di sintesi e con un approccio volto alla rigenerazione naturale del suolo. I tre vitigni scelti – Durella (58%), Corvina (38%) e Garganega (4%) – riflettono la ricchezza del territorio veronese e dialogano in un blend sapido e dinamico. L’altitudine, l’escursione termica e i suoli calcarei favoriscono acidità e profilo aromatico, mantenendo il vino leggero e dissetante, ma mai banale.

In cantina: rifermentazione spontanea e mosto d’uva passita

La vinificazione inizia con una diraspatura e spremitura soffice, seguita da una decantazione statica a freddo. La prima fermentazione avviene in cemento con lieviti indigeni, senza nessun intervento correttivo. Dopo 7 mesi di affinamento in acciaio, il vino viene imbottigliato senza filtrazioni, e la rifermentazione parte grazie all’aggiunta di mosto di Garganega appassita, senza zuccheri o lieviti aggiunti. Il risultato è un vino con fondo, dalla bollicina fine e naturale, che cambia volto a seconda di come viene versato.

Colore, naso e palato

Rosa opaco, attraversato da un velo di velatura naturale dovuto al fondo.
Al naso è agrumato, salmastro, con note di lievito, fragola fresca e fiori di campo.
In bocca è croccante e sapido, con un sorso dritto, verticale, reso complesso dalla presenza del fondo.

Scheda tecnica

• Uvaggio: 58% Durella, 38% Corvina, 4% Garganega

• Alcol: 11,71% vol

• Solforosa totale (autoprodotta): 13 mg/L

• Acidità totale: 6,40 g/L

• Acidità volatile: 0,25 g/L

• Fermentazione: spontanea con lieviti indigeni

• Affinamento: 7 mesi in acciaio

• Rifermentazione: in bottiglia con mosto di Garganega appassita

• Raccolta: manuale, settembre

• Servizio: tra i 10° e i 14° C, decantato o shakerato

• Abbinamenti: salumi, pizza, formaggi freschi, primi piatti, pesce

Vedi tutti i prodotti di Infondo

INFONDO

Vino, amicizia e verità: il progetto naturale di tre amici veronesi

In fondo a ogni passione autentica si cela un’idea semplice: quella di tornare all’essenza. È da questo sentimento che nasce INFONDO, un micro-progetto vitivinicolo veronese, creato da tre amici uniti da un legame profondo e da una passione comune per il vino. Ognuno di loro proviene da esperienze e professioni differenti, lontane tra loro, ma accomunate dal desiderio di realizzare qualcosa di concreto, vivo, sincero. Nasce così il sogno di produrre un vino proprio, che sia specchio della loro identità, del territorio e di una visione condivisa fatta di rispetto, spontaneità e legame con la terra.

In vigna: vitigni autoctoni veronesi e agricoltura biologica

Le uve utilizzate da INFONDO provengono esclusivamente da vitigni autoctoni del territorio veronese, coltivati in regime di agricoltura biologica. Nessun compromesso è ammesso quando si parla di ambiente: non vengono utilizzati prodotti di sintesi e l’approccio agricolo è votato alla tutela del suolo, della biodiversità e dell’equilibrio naturale della pianta. Le viti sono seguite manualmente con cura e attenzione, in modo che possano esprimere con autenticità l’anima del terroir. Il lavoro in vigna si basa su un principio non interventista, volto a creare condizioni sane e stabili in modo naturale.

In cantina: fermentazioni spontanee e zero additivi

La vinificazione segue il principio guida del vino naturale: il mosto fermenta spontaneamente grazie ai lieviti indigeni presenti naturalmente sull’uva e in cantina. Non viene aggiunta alcuna sostanza correttiva, nessun lievito selezionato, nessuna filtrazione spinta, nessuna chiarifica industriale. Il vino prende forma liberamente, con i suoi tempi e le sue sfumature, mantenendo intatta la sua vitalità. L’obiettivo non è la perfezione tecnica, ma l’onestà espressiva. Nasce così “INFONDO”, un vino che è anche manifesto: in fondo, ciò che conta davvero è la verità del frutto, della terra e della relazione umana da cui tutto prende origine.