Syrah Nostra 2023 Julien Peyras

Syrah Nostra 2023

Un legame profondo con la vigna

Syrah Nostra 2023 nasce da vecchie vigne di Syrah coltivate su suoli ricchi di calcare e argilla, in una zona collinare della regione di Clermont-l’Hérault. Julien Peyras cura ogni ceppo manualmente, secondo i principi della viticoltura naturale e biodinamica, senza uso di sostanze chimiche o interventi invasivi. L’equilibrio dell’ambiente è fondamentale: non si cerca il controllo, ma l’ascolto del terreno, del clima e della pianta. Le rese sono contenute, e ogni vendemmia viene effettuata a piena maturazione fenolica, senza rincorrere la gradazione.

In questa filosofia, la Syrah si esprime con energia e profondità, senza eccessi, ma con grande identità. Il frutto è integro, vivo, e pronto a raccontare ogni sfumatura del millesimo.

Un vino potente e spontaneo, senza scorciatoie

In cantina, Syrah Nostra 2023 viene vinificato con fermentazioni spontanee e nessuna correzione. Le uve, raccolte a mano, vengono diraspate e lasciate a macerare per circa 12 giorni, con rimontaggi delicati. Nessuna aggiunta di lieviti, enzimi, solfiti o additivi. La fermentazione malolattica avviene naturalmente e l’affinamento si svolge in acciaio per circa 8 mesi.

Nessuna chiarifica, nessuna filtrazione, zero solforosa: il vino è il risultato di una visione coerente e radicale, dove la Syrah può mostrarsi per ciò che è, senza maschere. Syrah Nostra è intenso, ma mai pesante; carnoso, ma teso; scuro, ma fresco.

Uva, sensazioni e carattere

Syrah Nostra 2023 è un Syrah in purezza, vinificato naturalmente. Il colore è rosso porpora profondo, quasi impenetrabile, con riflessi violacei. Al naso spiccano note di mora, prugna matura, pepe nero, liquirizia e un tocco ematico. Al palato è pieno, con materia densa, tannini vivi ma ben integrati, e una scia finale balsamica e minerale che allunga il sorso.

Scheda tecnica

• Annata: 2023

• Zona di produzione: Clermont-l’Hérault, Languedoc

• Vitigno: Syrah 100%

• Agricoltura: Biologica e biodinamica, non certificata

• Vendemmia: Manuale, a maturazione piena

• Vinificazione: Spontanea, lieviti indigeni, macerazione 12 giorni

• Affinamento: Vasche di acciaio per 8 mesi

• Filtrazione: Assente

• Chiarifica: Nessuna

• Solfiti: Non aggiunti

• Grado alcolico: Circa 13% vol

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Domaine Julien Peyras

Una viticoltura che nasce dal rispetto profondo della terra

Julien Peyras coltiva i suoi vigneti sulle colline del Languedoc, nel sud della Francia, in un contesto agricolo dove il clima mediterraneo e la biodiversità spontanea convivono in equilibrio. Fin dagli esordi, la sua scelta è stata radicale: nessun intervento chimico, né in vigna né in cantina. Il terreno viene lavorato con metodi dolci, spesso manuali, per non alterarne la vitalità. Le viti sono condotte con approccio biologico e si avvalgono di un calendario lunare, favorendo la simbiosi tra pianta, suolo e stagioni.

Il vigneto diventa così un ecosistema vivo e pulsante. Non si tratta solo di coltivare uva, ma di osservare, ascoltare e accompagnare la natura nei suoi ritmi. Julien lavora su vecchie vigne, molte a piede franco, valorizzando varietà autoctone e resistenti, come Cinsault, Carignan, Grenache e Syrah, che nei suoi terreni calcareo-argillosi esprimono un’identità profondamente territoriale. L’erba cresce libera, gli insetti circolano senza ostacoli e l’equilibrio si mantiene senza bisogno di forzature.

Vinificazioni istintive e prive di compromessi

In cantina, Julien Peyras segue lo stesso principio che lo guida in vigna: lasciare spazio all’espressione del vino, senza maschere né correttivi. Le uve vengono diraspate a mano e pigiate con i piedi, come si faceva una volta, in tini aperti. Le fermentazioni sono spontanee, senza l’aggiunta di lieviti selezionati o temperature controllate. Il mosto viene accompagnato con delicatezza e attenzione, con l’obiettivo di preservare l’energia e la trasparenza dell’annata.

I suoi vini non conoscono filtrazioni né chiarifiche, e la solforosa è completamente assente, anche all’imbottigliamento. Ciò che ne risulta sono vini liberi, vibranti, spesso sorprendenti, che raccontano ogni vendemmia in modo unico. Ogni bottiglia è frutto di una visione artigianale e radicale, che rifugge ogni omologazione per lasciare spazio alla verità del succo d’uva fermentato. Un approccio che richiede fiducia, pazienza e un ascolto costante del vino, come fosse un essere vivente.