Solikouri Skin 2022 Ramaz Nikoladze

Tsolikouri Skin 2022

Filosofia in vigna

Il Tsolikouri Skin 2022 nasce da un minuscolo vigneto di oltre 100 anni, coltivato ancora oggi con strumenti manuali come picconi e vanghe, mantenendo viva una tradizione contadina che si è tramandata di generazione in generazione. In un piccolo appezzamento, l’erba viene sfalciata a mano per non stressare il terreno. In questa zona, l’intensa umidità costringe Ramaz a trattare le viti solo con poltiglia bordolese, l’unico intervento ammesso per proteggere la pianta in modo sostenibile. La vendemmia è rigorosamente manuale e seleziona solo i grappoli migliori di Tsolikouri, una varietà simbolo dell’Imereti.

Approccio in cantina

In cantina, la vinificazione segue la filosofia più pura e artigianale di Ramaz Nikoladze. Le uve vengono diraspate completamente e fatte fermentare a contatto con le bucce in qvevri rivestiti di cera d’api, una pratica tradizionale che garantisce igiene e rispetto del vino. La macerazione sulle bucce dura 3-4 mesi, dopodiché, terminata la malolattica, il vino viene travasato senza bucce in qvevri puliti dove riposa fino all’imbottigliamento, che avviene nell’estate successiva alla vendemmia. Il risultato è un orange wine di straordinaria integrità, vivo e autentico.

Color ambra intenso, il vino profuma di frutta secca, spezie orientali, menta selvatica ed erbe aromatiche. Al palato è avvolgente ma sempre fresco e spiccatamente salino, con una breve nota tannica sul finale.

Scheda tecnica

• Produttore: Ramaz Nikoladze

• Annata: 2022

• Regione: Imereti

• Vitigno: Tsolikouri 100%

• Formato: 0,75 l

• Paese: Georgia

• Gradazione alcolica: 12%

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Ramaz Nikoladze

Una storia di famiglia rinata

Ramaz Nikoladze è uno dei nomi più rispettati della viticoltura artigianale georgiana. La sua azienda nasce nel 2007, quando decide di ridare vita a una vecchia cantina storicamente appartenuta alla sua famiglia. Questo progetto non è solo vino, ma un atto di custodia verso un patrimonio che rischiava di andare perduto. Ramaz è oggi considerato un punto di riferimento per chi vuole scoprire l’anima più autentica del vino georgiano, fatta di micro-produzioni, varietà autoctone e metodi antichi.

Filosofia in vigna

Il cuore del lavoro di Ramaz Nikoladze si trova in meno di un ettaro di vigneto, un fazzoletto di terra coltivato con una cura maniacale. Qui prosperano due varietà autoctone, Tsiska e Tsolikouri, vitigni tradizionali della regione di Imereti. La gestione agronomica è completamente manuale, rispettosa della natura e priva di interventi invasivi: Ramaz crede fermamente nel ruolo del vignaiolo come custode, più che come artefice, e lascia che la vite segua i propri ritmi, assorbendo la mineralità e l’energia di questi suoli antichi.

Approccio in cantina

In cantina, Ramaz Nikoladze prosegue con la stessa coerenza. La vinificazione è essenziale e tradizionale, senza scorciatoie moderne: fermentazioni spontanee con i soli lieviti indigeni, lunghi tempi di macerazione sulle bucce e un utilizzo sapiente dei qvevri, le anfore interrate che caratterizzano da millenni l’enologia georgiana. Nessuna filtrazione, nessuna chiarifica: ogni bottiglia racconta l’annata, la vigna e la mano di Ramaz in modo diretto, vivo e sincero. I suoi vini, pur provenendo da quantità minuscole, sono ricercati in tutto il mondo dagli appassionati di orange wine e di tradizioni autentiche.