Sessanta Cabernet Franc 2019 Ferlat

Sessanta Cabernet Franc 2019 Ferlat: la profondità selvatica di un grande rosso friulano

Il Sessanta Cabernet Franc 2019 di Ferlat è un vino profondo, viscerale, che racconta con intensità l’identità più schietta e sincera del Cabernet Franc coltivato a Cormòns. Frutto di un singolo appezzamento vecchio oltre 60 anni, da cui prende il nome, questo rosso incarna una visione artigianale e senza compromessi. Ferlat estrae dall’uva la sua anima più nobile, senza forzature, lasciando che il tempo e il territorio scrivano il loro racconto nel bicchiere.

Filosofia in vigna e approccio in cantina

In vigna si lavora secondo i principi dell’agricoltura sostenibile e manuale, con attenzione maniacale alla vitalità del suolo e al benessere delle piante. Le vigne di Sessanta sono un patrimonio vivente: radici profonde e piante equilibrate, che producono grappoli concentrati e pieni di carattere. In cantina, il lavoro è di sottrazione: fermentazione spontanea con lieviti indigeni, lunga macerazione sulle bucce, affinamento in legno usato. Nessuna filtrazione, nessuna chiarifica, solo rispetto della materia.

Analisi sensoriale

Il colore è un rosso rubino fitto e brillante, con sfumature granato che raccontano l’evoluzione in bottiglia. Al naso è profondo e intrigante, con sentori di pepe verde, grafite, foglia di pomodoro e ciliegia sotto spirito, che si fondono a note balsamiche e leggermente ematiche. Al palato è teso, vibrante, con tannini finemente cesellati, una spalla acida che ne sostiene la beva e un finale lungo, asciutto e minerale, che chiude su toni terrosi e speziati.

Abbinamenti consigliati

Ideale con carni rosse brasate, selvaggina in umido, arrosti importanti o formaggi stagionati a crosta lavata. Ottimo con piatti dal gusto deciso come spezzatini, stufati di cinghiale o piatti speziati di ispirazione orientale. Un vino che predilige la lentezza e la profondità.

Scheda tecnica

• Denominazione: Sessanta Cabernet Franc 2019

• Produttore: Ferlat

• Zona di produzione: Cormòns, Friuli Venezia Giulia

• Vitigno: 100% Cabernet Franc

• Età delle vigne: oltre 60 anni

• Sistema di allevamento: Guyot

• Terreno: Argilloso con presenza di scheletro

• Vinificazione: Fermentazione spontanea in tini di acciaio, macerazione di 25 giorni

• Affinamento: 18 mesi in barrique usate, poi 12 mesi in bottiglia

• Gradazione alcolica: 13,5%

• Formato: 0,75 L

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Ferlat – Vini di confine e di identità, a Cormons

Nel cuore pulsante del Collio friulano, a Cormons, tra le ultime pieghe orientali del Friuli Venezia Giulia prima della Slovenia, la cantina Ferlat è una delle voci più autentiche e silenziosamente rivoluzionarie del territorio. Qui la famiglia Ferlat, guidata oggi da Federico Ferlat, lavora 6 ettari di vigneto in regime biologico certificato, con un approccio artigianale, essenziale e profondamente rispettoso del luogo.

Un’identità friulana mai stereotipata

I vini di Ferlat nascono da un’idea chiara: non assecondare le mode, ma ascoltare la vigna e la stagione. Il Collio può essere brillante e sapido, ma anche materico, profondo, avvolgente. In ogni bottiglia c’è il tentativo di rivelare l’essenza del vitigno (Friulano, Malvasia Istriana, Merlot, Refosco, Pinot Grigio, Sauvignon) senza sovrastrutture, con una vinificazione pulita e spontanea, quasi sempre con lieviti indigeni, macerazioni non invadenti e affinamenti in acciaio o legno grande, a seconda delle esigenze della materia prima.

Terra di frontiera, anima contadina

Ferlat è anche una cantina di confine: tra culture, lingue, tradizioni agricole. Questa pluralità si riflette nei vini, che sono liberi ma rigorosi, vibranti ma misurati. La mano di Federico è misurata ma decisa, e l’impronta contadina è sempre presente: c’è un’attenzione quasi ossessiva per la sanità delle uve, per la biodiversità in vigna, per la spontaneità del processo.

Uno stile personale e riconoscibile

I bianchi sono spesso luminosi, verticali e salati, ma non rinunciano mai alla materia e alla profondità. I macerati non sono mai caricaturali: Friulano e Pinot Grigio Ramato sono veri riferimenti per equilibrio e coerenza. I rossi, dal Refosco al Merlot, parlano il dialetto friulano della terra, con tannini scolpiti e frutto integro