Savagnin Arbois Ouillé Préambule 2022 Jerome Arnoux

Una storia radicata nella terra del Trousseau

Nel cuore dello Jura vitivinicolo, a Montigny-les-Arsures, nasce il percorso di Jérôme Arnoux, figura emblematica di una nuova generazione di vigneron indipendenti. La sua esperienza matura accanto a Stéphane Tissot, dove ha ricoperto il ruolo di Chef de Cave, contribuendo a perfezionare una sensibilità profonda verso il terroir giurassico e le sue varietà più caratteristiche. Questa lunga gavetta si trasforma nel 2012 in un progetto personale: Cellier des Tiercelines, un nome che oggi rappresenta una delle realtà più dinamiche e trasparenti della zona di Arbois, simbolo della rinascita artigianale della regione. Jérôme è rimasto fedele alle sue origini scegliendo parcelle storiche e selezionando uve autoctone da vigne vecchie, con una particolare attenzione al vitigno simbolo della zona: il Trousseau.

Una filosofia agricola sensibile e coerente

L’approccio in vigna è fondato su un rispetto profondo dell’equilibrio naturale. Le pratiche agricole escludono completamente l’uso di pesticidi e insetticidi, con una cura scrupolosa riservata alla salute del suolo. Una sola concimazione organica annuale permette di nutrire la vita microbica senza interferire con la spontaneità del vigneto. Il lavoro segue l’osservazione quotidiana delle piante, con interventi minimi e ragionati. Oggi il domaine è in conversione biodinamica, un passo coerente con la filosofia aziendale, orientata a potenziare l’espressività del territorio e a consolidare un’agricoltura viva, sensibile e rigenerativa. La vite, accompagnata nel suo ciclo naturale, restituisce uve sane e concentrate, che portano con sé l’impronta precisa di ogni microzona.

L’essenzialità di un gesto artigiano in cantina

In cantina, l’intervento umano è ridotto al minimo per lasciare spazio alla personalità dell’uva. Le fermentazioni avvengono solo con lieviti indigeni, già presenti sulla buccia, senza inoculi né controllo meccanico delle temperature. Ogni vino viene vinificato in modo diverso, in base alla natura dell’annata e del vitigno, ma il principio guida resta sempre la ricerca dell’autenticità. Nessun vino viene filtrato e la solforosa è usata con moderazione, esclusivamente per garantire stabilità senza coprire l’identità espressiva. Le cuvée nascono da vinificazioni in acciaio inox, vasche neutre o legno non invasivo, secondo ciò che meglio si adatta all’equilibrio del frutto. Il risultato è una collezione di vini vivi, vibranti, capaci di restituire l’anima minerale e nervosa dello Jura con assoluta sincerità.