Orange 2022 La Cattiva
18,00 € Il prezzo originale era: 18,00 €.15,90 €Il prezzo attuale è: 15,90 €.
| Annata | 2022 |
|---|---|
| Produttore | La Cattiva |
| Tipologia | Vino Bianco, Vino Macerato |
| Provenienza | Italia |
| Formato | 75 Cl |
| Vitigno | Malvasia, Sauvignon Blanc, Trebbiano |
| Bollino | Anfora, Lieviti Indigeni, Naturale, No So2 Aggiunta |
Orange 2022 – Masseria La Cattiva
Overview
Orange 2022 di Masseria La Cattiva è un vino che unisce improvvisazione ed eleganza, proprio come un tango. Nasce da uve coltivate nella località Specchione, in un vigneto allevato a tendone, ed esprime al calice una personalità vivace e sorprendente. Con i suoi 11% di alcool, rappresenta l’anima più libera e sperimentale della cantina, capace di fondere tecnica antica e creatività contemporanea. La sua macerazione lunga in anfora conferisce una struttura complessa, ma al tempo stesso armonica, dando vita a un sorso che profuma di autenticità e spontaneità.
La storia del vino
Il progetto Orange 2022 nasce dall’idea di sperimentare una vinificazione capace di restituire energia e passione, proprio come una danza improvvisata. Due vini, vinificati separatamente, si incontrano solo prima dell’imbottigliamento, come due ballerini che si stringono in un abbraccio improvviso. Il risultato è una bottiglia che racconta il desiderio di Masseria La Cattiva di superare i confini della tradizione e di proporre un approccio originale, che rimane comunque legato al rispetto del territorio e delle uve autoctone.
Filosofia in vigna
Le uve destinate all’Orange 2022 provengono da vigneti condotti in biologico e situati nella zona di Specchione. Qui il sistema di allevamento a tendone permette di proteggere i grappoli dal sole, mantenendo freschezza e equilibrio. La raccolta è manuale e attenta, con la volontà di preservare l’integrità dei frutti e di portare in cantina solo il meglio della vendemmia. Questa scelta non è soltanto una pratica agricola, ma un atto di cura che riflette la filosofia produttiva della cantina: minimo intervento, massima espressione naturale.
Approccio in cantina
In cantina, Orange 2022 prende forma attraverso un processo di vinificazione che segue la via più naturale possibile. Le uve vengono leggermente pigiate e poste a fermentare spontaneamente, senza lieviti selezionati né aggiunta di solfiti. Ogni parte del vino fermenta separatamente in anfore di terracotta, rimanendo a contatto con le bucce per ben sei mesi. Questa lunga macerazione conferisce profondità, complessità e un profilo aromatico inconfondibile, che unisce mineralità e freschezza. Solo prima dell’imbottigliamento i due vini si incontrano, dando vita a un’armonia nuova, vibrante ed emozionante.
Note di degustazione
Colore: arancio dorato intenso, brillante e luminoso.
Olfatto: emergono profumi di scorza d’agrumi, erbe aromatiche e spezie delicate, con accenti minerali che ne definiscono la freschezza.
Palato: la bocca è avvolgente e dinamica, con tannini sottili e un finale persistente che unisce eleganza e vivacità.
Abbinamenti
Orange 2022 è un vino estremamente versatile a tavola. La sua struttura lo rende perfetto con piatti di pesce saporiti come zuppe o grigliate, ma si sposa bene anche con formaggi stagionati e piatti speziati della cucina mediterranea. È ideale per chi cerca un vino che sappia sorprendere e accompagnare cibi complessi con leggerezza ed eleganza.
Scheda tecnica
Denominazione: Orange 2022
Località: Specchione (Puglia)
Sistema di allevamento: Tendone
Vinificazione: Fermentazione spontanea in anfora di terracotta
Macerazione: 6 mesi sulle bucce
Gradazione alcolica: 11%
Temperatura di servizio: 12–14 °C
Contiene solfiti
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Masseria La Cattiva
La storia di Masseria La Cattiva
La storia di Masseria La Cattiva nasce quasi per caso, come spesso accade alle avventure più autentiche. Tutto ha inizio nel 2018, quando un gruppo di amici decide di dare nuova vita a una masseria dismessa a Turi, in provincia di Bari. Marianna, proprietaria dell’antica struttura, custodisce terreni e vigneti ereditati dalla famiglia, ma mai realmente dedicati alla produzione di vino. Il desiderio di sperimentare, unito alla passione per la viticoltura, porta il gruppo a vinificare i primi quintali d’uva. L’entusiasmo e i risultati incoraggianti li spingono ad affittare i vigneti e a intraprendere un percorso ambizioso. Già nel 2019, la masseria si trasforma in un progetto concreto, animato da un profondo rispetto per la terra e dalla voglia di produrre vini sinceri e legati al territorio.
Filosofia in vigna
Nei vigneti di Masseria La Cattiva, situati a Sammichele di Bari, la filosofia agricola è chiara: lavorare in armonia con la natura, senza compromessi. Gli oltre 7 ettari di viti, impiantati nel 2001, sono condotti secondo i principi del biologico fin dall’origine. Ogni operazione è manuale, dalla potatura alla vendemmia, con un approccio artigianale che mette al centro la vitalità del suolo e la salute delle piante. Gli unici trattamenti consentiti sono quelli a base di rame e zolfo, a testimonianza di una scelta di intervento minimo e di una profonda fiducia nell’equilibrio naturale del vigneto. Le varietà coltivate sono un mosaico della tradizione pugliese e italiana: Primitivo, Negroamaro, Aleatico, Montepulciano, Aglianico, Trebbiano, Malvasia Bianca e Malvasia Nera.
L’approccio in cantina
La filosofia di rispetto che guida il lavoro in vigna si riflette pienamente anche in cantina. Qui, le uve vengono trasformate con fermentazioni spontanee, senza utilizzo di lieviti selezionati o additivi chimici. L’obiettivo è esaltare l’identità del territorio, permettendo al vino di esprimersi liberamente e senza forzature. La scelta di non aggiungere solfiti né correttivi enologici evidenzia il desiderio di creare prodotti puri, specchio fedele delle uve e del terreno calcareo e sassoso di Gioia del Colle. Ogni vino diventa così una narrazione liquida del paesaggio, un’esperienza autentica che unisce mineralità, freschezza e carattere.
Il territorio e l’identità
Il cuore pulsante di Masseria La Cattiva è il territorio del Primitivo di Gioia del Colle, un’area che gode di un microclima ideale e di una collocazione privilegiata a circa 280 metri di altitudine. La natura calcareo-sassosa dei terreni dona ai vini acidità, freschezza e un carattere minerale distintivo. La scelta di ridurre al minimo gli interventi, sia in vigna sia in cantina, non è soltanto una filosofia produttiva, ma un atto di fiducia verso il potenziale di questo territorio unico. In ogni bottiglia c’è la volontà di preservare la spontaneità, di valorizzare la biodiversità e di offrire un vino che racconti con sincerità la sua origine. Masseria La Cattiva non produce semplicemente vino, ma custodisce e restituisce al calice l’anima della Puglia più autentica.
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