Mansano 2021 Denavolo

Mansano 2021: tensione e profondità da un Sauvignon Blanc d’altura macerato

Il Mansano 2021 conferma la visione radicale e coerente di Giulio Armani: portare il Sauvignon Blanc fuori dagli schemi, attraverso altitudini estreme, vinificazioni antiche e un approccio completamente naturale. Un vino bianco macerato che nasce sulle vette dei Colli Piacentini, dove la roccia, il vento e le escursioni termiche definiscono un profilo unico, verticale e territoriale. Un vino artigianale che parla di montagna e di terra, più che di vitigno.

In vigna: solo Sauvignon Blanc, solo alta quota

I grappoli di Sauvignon Blanc che danno vita al Mansano 2021 provengono da vigne piantate su suoli calcarei e sassosi, a circa 750 metri di altitudine nel comune di Travo, nel cuore più selvaggio dei Colli Piacentini. La coltivazione è del tutto naturale, senza trattamenti chimici, e la raccolta è manuale, con selezione rigorosa delle uve. L’annata 2021 è stata fresca e regolare, con maturazioni lente e graduali che hanno favorito acidità e precisione aromatica.

In cantina: macerazione spontanea, nessun intervento

Come da stile Denavolo, la fermentazione è spontanea, senza controllo della temperatura, e avviene con lieviti indigeni. Il mosto rimane a contatto con le bucce per circa 18–20 giorni, con brevi follature manuali, per estrarre aromi, struttura e carattere, senza appesantire il vino. Nessuna chiarifica, nessuna filtrazione e nessuna solforosa aggiunta. L’affinamento avviene in acciaio fino all’imbottigliamento.

Profilo organolettico: nitido, agrumato, verticale

Il colore è giallo dorato con sfumature ramate leggere. Il naso è complesso ma misurato: scorza di lime, salvia, resina, pesca bianca, note di pietra bagnata ed erbe alpine. Il sorso è affilato, salino, di bella energia acida e sapidità montana. Il finale è lungo, con una nota citrica amara che invita al secondo calice. Un vino pensato per la tavola e per il tempo.

Abbinamenti e temperatura di servizio

Perfetto con formaggi di capra, piatti a base di funghi, pesce affumicato, verdure grigliate, cucina giapponese e uova in camicia con asparagi. Servire a 12–14 °C.

Scheda tecnica

• Vitigno: Sauvignon Blanc 100%

• Zona di produzione: Travo (PC), Colli Piacentini – Emilia-Romagna

• Altitudine: 750 m s.l.m.

• Suolo: Calcareo, pietroso, magro

• Agricoltura: Naturale, non certificata

• Fermentazione: Spontanea, lieviti indigeni

• Macerazione: 18–20 giorni sulle bucce

• Affinamento: In acciaio

• Solforosa: Non aggiunta

• Alcol: 12% vol

• Temperatura di servizio: 12–14 °C

• Abbinamenti: Formaggi di capra, pesce affumicato, verdure, funghi, cucina giapponese, uova

Vedi tutti i prodotti di Denavolo

Denavolo di Giulio Armani: l’anima artigianale dei Colli Piacentini

Denavolo è la cantina fondata nel 2005 da Giulio Armani, figura carismatica del vino naturale italiano e storico enologo della vicina La Stoppa. Situata a Travo, sui Colli Piacentini tra la Val Trebbia e la Val Nure, l’azienda rappresenta una visione radicale e coerente del vino bianco artigianale, autentico riflesso di territorio, altitudine e tempo.

I vigneti, impiantati tra i 350 e i 700 metri di altitudine su suoli calcareo-argillosi, sono coltivati secondo un’agricoltura naturale, senza uso di prodotti chimici o sistemici. La biodiversità è tutelata, e ogni intervento in vigna risponde a un rispetto assoluto per l’ambiente. In cantina, Giulio Armani lavora con fermentazioni spontanee, lunghe macerazioni sulle bucce e nessuna chiarifica o filtrazione. I suoi vini, principalmente bianchi da uve autoctone come Malvasia di Candia Aromatica, Ortrugo, Marsanne e Trebbiano, sono profondi, ossidativi, sapidi, e capaci di evoluzioni sorprendenti.

Denavolo è sinonimo di vino vivo, in movimento, libero da standard e convenzioni. Ogni bottiglia racconta l’identità di un luogo e la mano di chi lo abita con coerenza e intuizione.