Lab Nat Pink 2022 Mersel

Lab Nat Pink 2022: bollicina naturale, anima libera del rosato libanese

Vigne resilienti in alta quota, tra sole, vento e radici profonde

Lab Nat Pink 2022 nasce da un’idea semplice e diretta: trasformare uve coltivate in condizioni estreme in un vino vivo, schietto, vibrante. Le varietà utilizzate – principalmente Cinsault, con piccole percentuali di altre uve locali – provengono da vigneti piantati a oltre 1.300 metri di altitudine nelle zone più fresche del nord del Libano. Le piante crescono su terreni calcarei e sassosi, senza irrigazione, senza diserbo e senza trattamenti sistemici. Il clima secco e le forti escursioni termiche proteggono naturalmente la vite. Questo approccio agricolo spontaneo e poco interventista permette di raccogliere frutti sani, concentrati, capaci di restituire tutta la forza e la fragilità del loro territorio.

Metodo ancestrale, rifermentazione naturale, zero compromessi

In cantina, il vino è vinificato come Pét-Nat, seguendo il metodo ancestrale: fermentazione spontanea, imbottigliamento a fermentazione in corso e presa di spuma naturale in bottiglia. Non viene effettuata chiarifica, filtrazione né dégorgement, e la solforosa non è aggiunta. Il vino conserva così tutta la sua energia, con un profilo aromatico acceso e una beva agile, istintiva, dissetante. Ogni bottiglia è leggermente diversa, ma tutte condividono lo stesso spirito: vini vivi, senza costruzioni né maschere, figli di un luogo preciso e di una visione libera.

Alla vista è rosa cerasuolo velato, con riflessi aranciati. Al naso si apre con note di fragoline di bosco, karkadè, scorza di pompelmo e pane integrale. Al palato è secco, teso, sapido, con bollicina fine e finale leggermente tannico.

Scheda tecnica

• Denominazione: Lebanese Natural Sparkling Rosé

• Annata: 2022

• Vitigni: Cinsault, blend con varietà locali

• Altitudine: 1.300 m s.l.m.

• Vinificazione: metodo ancestrale (Pét-Nat), rifermentazione in bottiglia

• Fermentazione: spontanea, nessun controllo della temperatura

• Affinamento: in bottiglia sui lieviti

• Solforosa: non aggiunta

• Filtrazioni: assenti

• Alcol: 12% vol

• Formato: 750 ml

• Temperatura di servizio: 8–10 °C

• Stile: rosato frizzante naturale, torbido, secco

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Mersel Winery: artigiani del vino naturale nell’altopiano libanese

Un nuovo volto della viticoltura libanese, tra altitudine e libertà espressiva

Mersel Winery nasce nel nord del Libano, sull’altopiano di Mersel, a oltre 1.200 metri di altitudine. In questa zona fresca e ventilata, dove la vite cresce tra campi d’orzo e pini marittimi, prende vita un progetto indipendente e radicale. La cantina è stata fondata con l’idea di produrre vini naturali che siano espressione autentica del terroir e delle varietà locali, ma anche aperti alla sperimentazione e alla libertà creativa. La gestione agronomica è non interventista, senza uso di pesticidi né irrigazione, e punta a riscoprire vecchie vigne di Merwah e Obeideh, ma anche a valorizzare varietà internazionali in modo libero e fuori da ogni disciplinare.

Una cantina senza regole, dove il vino si fa con spontaneità e istinto

In cantina, Mersel segue una filosofia dichiaratamente low-intervention: fermentazioni spontanee, zero chiarifiche, zero filtrazioni e solforosa ridotta al minimo, spesso assente. I vini vengono prodotti in piccoli lotti e spesso affinati in contenitori non convenzionali come anfore o vasche di cemento grezzo. Qui si privilegia il vino che si fa da sé, senza maschere né aggiustamenti enologici. Gli stili sono volutamente irregolari, freschi, vivi, con una forte identità sensoriale che varia da annata ad annata. Mersel è una delle prime cantine del Libano a credere davvero nel vino naturale, e oggi rappresenta un punto di riferimento per chi cerca vini autentici, diretti e fuori dagli schemi.