Gabriele Morra Langhe Nebbiolo Foravia 2021
21,80 € 20,71 €
Annata | 2021 |
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Produttore | Morra |
Formato | 75 Cl |
Provenienza | Italia |
Tipologia | Vino Rosso |
Vitigno | Nebbiolo |
Langhe Nebbiolo Foravia è un vino rosso prodotto da Gabriele Morra a Pocapaglia, nelle Langhe, seguendo i principi della viticoltura biodinamica. Viene ottenuto da uve Nebbiolo in purezza provenienti da vigne di 70 anni e vinificate con il 60% della massa a grappolo intero, segue una macerazione semi-carbonica a vasche aperte con affinamento tra cemento e legno piccolo non di primo passaggio per circa 8 mesi . Langhe Nebbiolo Foravia è un tripudio aromatico floreale e fruttato al naso, voluminoso e croccante all’assaggio, ideale con il ragù di cinghiale
Produttore: Gabriele Morra
Langhe Nebbiolo Foravia
️ Pocapaglia, Langhe, Piemonte
Gabriele Morra
Nebbiolo 100%
2021
️ 14%
Il 60% della massa viene lasciata a grappolo intero, poi macerazione carbonica parziale a vasche aperte ed infine affinamento tra cemento e legno piccolo non di primo passaggio per almeno 8 mesi
Petali di rosa e di viola appassiti, frutti di bosco maturi ed accenni balsamici, spezie nere e sentori minerali
Voluminoso e croccante, spensierato e dal tannino morbido, dinamico e divertente
Temperatura di servizio 18°-20°
Ragù di cinghiale
Un Nebbiolo fuori dagli schemi
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Pocapaglia, Piemonte
Il nome per intero di questa cantina è assai curioso, Morra Gabriele, già Pautasso Vini dal 1880. Ma non ci sono nè Morra ne Pautasso in sella all’azienda. Quest’ultimi erano i proprietari della cantina a Macellai di Pocapaglia, mentre Gabriele Morra è il nonno di uno degli attuali proprietari, l’agronomo Gabriele Testa, classe ’81, che aveva ereditato proprio dai Pautasso alcune delle odierne vigne.
L’altro proprietario, Stefano Campaniello, classe ’83, arriva nel 2013 ed è li ad occuparsi del lavoro in cantina.
Stefano allora lavorava in sala ed un giorno si ritrovò Gabriele come cliente, tra un assaggio e l’altro quella sera inizia il connubio tra i due, che di li a poco inizieranno a lavorare le vigne di proprietà nel Roero ed altre in affitto tra Barbaresco e Neive.
La fonte di ispirazione, tra le altre cose, fu un libro, Gli Ignoranti, scritto da Etienne Davodeau e frutto della collaborazione tra un fumettista ed un vignaiolo biodinamico.
La prima vinificazione risale al 2012 con uve provenienti da Montestefano, mentre nel 2013 il duo può già contare su alcuni filari in affitto nel Cru di Ovello, una minuscola parcella in realtà. A questi si aggiungono altri due ettari a Fausoni di Neive.
L’azienda continua a crescere negli anni e presto arriverà un altro ettaro e mezzo da una sottozona di Bernino ed infine un ulteriore ettaro dalla vigna Starderi a Neive.
Ora gli ettari lavorati a Barbaresco sono più di tre, con metodologia biodinamica in vigna e naturale in cantina. I loro sono vini che raccontano il territorio di Neive in maniera emozionante e pura.