Fongoli La Palmetta 2021
14,40 € Il prezzo originale era: 14,40 €.12,70 €Il prezzo attuale è: 12,70 €.
Formato | 75 Cl |
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Produttore | Fongoli, La Selezione SO2 |
Tipologia | Vino Artigianale, Vino Bianco, Vino Biodinamico, Vino Naturale |
Provenienza | Italia |
Vitigno | Grechetto, Trebbiano Spoletino |
Annata | 2021 |
Esaurito
La Palmetta 2021 è un vino bianco ottenuto da uve Grechetto, prodotto da Fongoli a Montefalco, in Umbria. Dalla bassissima quantità di anidride solforosa, viene ottenuto mediante fermentazione spontanea delle uve con i lieviti indigeni. Macerazione rapidissima ed affinamento in acciaio. E’ un vino leggero ed aromatico, sapido e con contorni minerali e fruttati, fantastico con i rustici
Produttore: Fongoli
La Palmetta Grechetto igt Umbria
Fongoli
Grechetto
2021
️ 11,5%
Le uve provengo da suolo argilloso limoso, vendemmia manuale e fermentazione spontanea con lieviti indigeni, post pressatura soffice; successivamente il vino affina in acciaio per 6 mesi con travasi ed ossigenazione al fine di impedire riduzioni e ripulire il vino, viene imbottigliato senza aggiunte di solforosa, filtrazioni nè chiarifiche. Solforosa totale 25 mg/l
Sentori floreali e fruttati, minerale ed erbaceo
Fresco e sapido, delicato e leggero
Temperatura di servizio 10°-12°
Torte salate alle erbe
Pieno di sfumature
*Questa bottiglia è acquistabile senza spese aggiuntive solo in combinazione con altre bottiglie della medesima selezione. In caso contrario verranno aggiunti i costi di spedizione previsti per ogni singolo paese, fino al raggiungimento del porto franco.
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Montefalco, Umbria
Fongoli viene fondata ad inizio ‘900 da Decio Fongoli, che rileva della terra presso la Collina di S.Marco, nel cuore della zona produttiva di Montefalco. Inizialmente era una fattoria, improntata sulla produzione di olio e vino ma anche sull’allevamento di bestiame e colture varie.
Negli anni ’40 Angelo, il figlio di Decio, da una svolta decisiva verso la produzione di vino di qualità, imbottigliando le prime annate di Sangrantino, Rosso e Bianco S.Marco.
Nel 1977 il loro Sagrantino entra nella Doc, e da quel momento iniziano a piovere riconoscimenti.
Dal 1980 l’azienda è gestita dalla terza generazione di viticoltori di famiglia che seguono l’impostazione originale procedendo con lunghi invecchiamenti in botti grandi di rovere ed una vinificazione basata sull’utilizzo di lieviti indigeni e fermentazioni spontanee, senza aggiunta di anidride solforosa.
L’azienda ora consta di 35 ettari, di cui 23 a vigneto, tutti a conduzione biodinamica.