Cheto – Cantina KOI

Overview

Cheto è un Pignoletto in purezza, ottenuto da vigne coltivate su suolo di medio impasto con prevalenza di argilla, provenienti da un appezzamento storico presso il Castello di Serravalle. Raccolto manualmente nella prima metà di settembre, il vino esprime freschezza, mineralità e autenticità territoriale. La vinificazione naturale esalta l’eleganza e la complessità aromatica del Pignoletto. Contiene solfiti.

Storia del vino

Cheto nasce dalla filosofia artigianale di Flavio Restani e dalla cura che KOI dedica alle proprie vigne. Le uve vengono raccolte manualmente e vinificate con pressatura a grappolo intero. Il mosto fiore fermenta con lieviti indigeni a temperatura controllata tra 18-20 °C. Nessuna chiarifica, filtrazione o aggiunta di solfiti viene effettuata, preservando così la naturalezza e l’autenticità del vino.

Filosofia in vigna

Le vigne del Castello di Serravalle sono gestite secondo pratiche sostenibili, rispettando la pianta e il suolo. La raccolta manuale e l’osservanza dei ritmi naturali delle viti garantiscono uve sane e mature, capaci di esprimere pienamente le caratteristiche del terroir. KOI punta a ottenere vini autentici e fedeli alla tradizione del Pignoletto emiliano.

Approccio in cantina

Il mosto e il vino rimangono sulle fecce in acciaio fino a primavera, quando vengono imbottigliati. La fermentazione con lieviti indigeni e l’assenza di chiarifica, filtrazione o aggiunta di solfiti assicurano un prodotto naturale, vivo e longevo. Contiene solfiti.

Note di degustazione

• Colore: giallo paglierino con riflessi verdognoli.

• Olfatto: delicato e fruttato, con note di mela verde, fiori bianchi e lievi sentori minerali.

• Palato: fresco, armonico e persistente, con un finale elegante e minerale.

Abbinamenti

Cheto si abbina a piatti di pesce, crostacei, verdure al vapore e formaggi freschi. Ideale anche con risotti leggeri e piatti della cucina emiliana a base di verdure di stagione.

Scheda tecnica

• Vitigno: Pignoletto

• Terreno: medio impasto con prevalenza di argilla

• Vendemmia: prima metà settembre

• Vinificazione: pressatura a grappolo intero, fermentazione con lieviti indigeni a 18-20 °C, senza chiarifica, filtrazione o aggiunta di solfiti

• Contiene solfiti

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Cantina KOI

La storia di Koi

La cantina KOI nasce nel 2018 a Valsamoggia, nel cuore dell’Emilia Romagna, per iniziativa di Flavio Restani, vignaiolo appassionato che dopo anni di esperienza con importanti produttori di Lambrusco decide di intraprendere un percorso indipendente. Il nome “Koi” richiama la carpa giapponese, simbolo di perseveranza e anticonformismo, due valori che definiscono l’identità della cantina. Su una superficie di soli 3,5 ettari vitati e con una produzione annua di circa 4.000 bottiglie, KOI rappresenta una realtà artigianale che ha saputo conquistare attenzione e rispetto grazie al suo stile autentico e coraggioso. La scelta di valorizzare vitigni autoctoni e di riscoprire forme tradizionali di coltivazione rende la cantina un punto di riferimento per chi cerca espressioni territoriali genuine e non convenzionali.

Filosofia in vigna

La coltivazione dei vigneti KOI è fondata su un approccio sostenibile e biologico, riconosciuto ufficialmente con certificazione. I terreni, di medio impasto con prevalenza argillosa, accolgono varietà autoctone come Lambrusco Grasparossa, Lambrusco Maestri, Trebbiano Modenese, Trebbiano di Spagna, Pignoletto, Alionza, Albana e Moscato. Le vigne, con età comprese tra i 30 e i 50 anni, vengono condotte principalmente con il sistema Bellussi, una forma di allevamento antica e oggi sempre più rara, caratterizzata da quattro viti disposte “a raggi” intorno a un palo centrale. Questo metodo, poco adatto alla meccanizzazione, rappresenta una scelta di resistenza culturale e agricola, che conferisce unicità ai vigneti e permette di custodire un patrimonio ampelografico prezioso.

Approccio in cantina

Il lavoro in cantina riflette la stessa filosofia artigianale adottata tra i filari. Le pratiche produttive escludono qualsiasi intervento invasivo e si basano su pressature soffici a grappolo intero, fermentazioni spontanee con soli lieviti indigeni, totale assenza di additivi enologici o conservanti e nessuna chiarifica o filtrazione. Questa visione radicalmente naturale restituisce vini vivi, dotati di una forte identità territoriale e capaci di esprimere tutta la purezza dell’uva. L’impronta di KOI si riconosce soprattutto nella produzione di vini frizzanti e spumanti da Metodo Ancestrale, ottenuti attraverso rifermentazione in bottiglia, un procedimento antico che esalta freschezza e autenticità.

Identità e valori della cantina

La cantina KOI è il frutto di una ricerca continua che unisce memoria e innovazione, tradizione e visione personale. Ogni bottiglia racconta la passione per il territorio bolognese e la volontà di proporre interpretazioni sincere e prive di compromessi. Con il recupero di vigneti storici e il rispetto assoluto della natura, KOI incarna una filosofia che non rincorre la quantità ma punta alla massima qualità artigianale, con un legame forte e diretto con chi sceglie di degustare i suoi vini. In questo modo, Flavio Restani non solo preserva un’eredità agricola locale, ma la reinterpreta con un linguaggio contemporaneo, mantenendo viva l’anima più autentica dell’Emilia Romagna.