Casina Bric Nebbiolo d’Alba Origo-Ginis Brut Nature Rosé 2014 Magnum

Nebbiolo d’Alba Origo-Ginis Brut Nature Rosé Magnum è uno spumante di Casina Bric a Barolo, nelle Langhe. E’ ottenuto da uve Nebbiolo che fermentano in cemento per circa 3 settimane a 16/18°C, dove successivamente maturano fino a Giugno. Rifermentazione e presa di spuma avvengono in permanenza sui lieviti per un tempo che va da 2 a 3 anni. Dopo la sboccatura, è previsto un ulteriore periodo di affinamento che va da 6 a 12 mesi. Nebbiolo d’Alba Origo-Ginis Brut Nature Rosé Magnum è uno spettacolare vino spumante da abbianare al pesce cotto a vapore; Floreale, fruttato e fragrante al naso in bocca è croccante ed equilibrato, sapido e persistente.

Produttore: 460 Casina Bric

Nebbiolo d’Alba Origo-Ginis Brut Nature Rosé Magnum

️ Barolo, Piemonte

460 Casina Bric

Nebbiolo

2014

️  12,5%

Bollicine

Etichetta prodotta esclusivamente in versione Magnum. Le uve Fermentano per circa 3 settimane a 16/18°C. Poi maturazione in cemento fino a Maggio/Giugno. La Rifermentazione e la contestuale presa di spuma avvengono in permanenza sui lieviti per un periodo che va da 2 a 3 anni. Dopo la sboccatura, è previsto un ulteriore tempo di affinamento che va da 6 a 12 mesi

Rosa canina e fiori di Pesco, frutta fresca a polpa gialla e frutti di bosco, molto minerale con note fragranti

Croccante, equilibrato ed elegante, dal sorso lungo e persistente

Temperatura di servizio 8°-10°

Pesce cotto al vapore

Non se ne trovano molti di spumanti a base Nebbiolo di questo livello, assolutamente consigliato

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Barolo (CN)

Casina Bric, che in dialetto piemontese significa “Cascina Bricco”, è una realtà delle Langhe situata a Vergne, frazione di Barolo, dove la cantina si eleva all’altitudine maggiore della zona, 460 metri s.l.m.

Gianluca Viberti, viticoltore ed enologo sensibile ed appassionato, ha fondato Casina Bric nel 2010, dando vita a un progetto che ha avuto da sempre a cuore: realizzare un luogo volto a rispettare la natura in ogni aspetto, incidendo il meno possibile su di essa. Per noi il requisito basilare.

Nasce così una realtà consapevole e attenta alla tradizione, in cui Gianluca ha reintrodotto usanze e metodi antichi, quali l’uso delle botti in cemento per la vinificazione del nebbiolo. Fa ampio ricorso, inoltre, a lunghe macerazioni, addirittura prolungate fino a 40 giorni, e a una pratica tradizionale detta “steccatura delle vinacce“, che consiste nell’immergere completamente il cappello delle vinacce nel vino attraverso delle doghe in legno provenienti dallo smontaggio di botti usate